I commercianti tra paura e fiducia: "Qui ci sono telecamere ovunque"

I titolari dei chioschi hanno subito notato il via vai di forze dell’ordine fin dal primo mattino. Una di loro: "Abbiamo trovato la porta del bagno aperta e gli inquirenti hanno cercato tracce anche lì".

I commercianti tra paura e fiducia: "Qui ci sono telecamere ovunque"

I titolari dei chioschi hanno subito notato il via vai di forze dell’ordine fin dal primo mattino. Una di loro: "Abbiamo trovato la porta del bagno aperta e gli inquirenti hanno cercato tracce anche lì".

Il risveglio degli avventori, persone di passaggio ed esercenti, di piazza Matteotti è all’insegna dei perché: perché c’è un via vai continuo di carabinieri dall’alba a mezzogiorno inoltrato, cosa stanno cercando e cosa è successo: "Ce lo siamo chiesti anche noi – dice M. la signora che gestisce un chiosco e che chiede di non essere nominata e fotografata – e quando mi hanno domandato di mostrare anche gli ambienti del nostro bagno io ho detto loro che non lo avevo chiuso a chiave dalla sera precedente, per permettere che fosse utilizzato durante il mercatino della domenica". Poi un particolare al vaglio degli inquirenti: "Abbiamo trovato la porta del bagno aperta", ha detto loro la commerciante. Gli stessi carabinieri hanno cercato anche in quell’ambiente le tracce della violenza che l’uomo arrestato ha perpetrato sulla donna sudamericana. I militari hanno osservato attentamente anche il prato dove l’uomo ha trascinato la donna alla ricerca di indizi. Molto diranno le telecamere: "Qui, nel retro della mia attività non ci sono, ma davanti sì – aggiunge ancora la signora che gestisce il chiosco dietro al quale è avvenuta la violenza sessuale –. In piazza Matteotti c’è una telecamera che inquadra parecchie zone". Della violenza sessuale è venuta a sapere in tarda mattinata: "Posso solo dire di avere visto le forze dell’ordine già da questa mattina, andare e tornare a più riprese e abbiamo capito che era accaduto qualcosa di grave". E’ chiuso invece il chiosco di fianco che vende fiori. E’ all’interno di quel pertugio, tra un casottino e l’altro, in mezzo a due cassonetti e con la protezione di una siepe, che l’uomo autore della violenza ha trascinato la donna dopo averla minacciata, pensando di non essere visto.

La piazza è frequentata molto da extracomunitari che siedono anche nel chiosco di fronte: "La situazione era molto più grave negli anni scorsi – dice N. un’altra signora che si trova dietro al banco, che gestisce l’attività e che preferisce non dare il nome né essere fotografata – quando accadevano anche fatti spiacevoli. Ora invece è nettamente migliorata. Non accadono più fatti spiacevoli, anche perché ci sono le telecamere che vedono tutto e registrano e che sono un bel deterrente. Solamente nel mio chiosco ne abbiamo otto". Quanto alla violenza sessuale, "non abbiamo saputo niente, ma già da stamattina alle 6,45 c’erano i carabinieri".

d. e.