Portò in Italia tre quintali di hashish: preso in Spagna. Era latitante da 15 anni

E’ un 42enne marocchino che abitava a Padiglione di Tavullia, deve scontare 6 anni di carcere. Gli agenti della squadra mobile di Pesaro lo hanno trovato e arrestato

Il 42enne da 15 anni era latitante, nascosto in Spagna. Ma ora gli agenti della squadra mobile di Pesaro lo hanno trovato e arrestato (foto d'archivio)

Il 42enne da 15 anni era latitante, nascosto in Spagna. Ma ora gli agenti della squadra mobile di Pesaro lo hanno trovato e arrestato (foto d'archivio)

Pesaro, 15 settembre 2024 – Abitava a Padiglione, nel comune di Tavullia. Lui è un 42enne di origine marocchina che da 15 anni era latitante, nascosto in Spagna. Ma ora gli agenti della squadra mobile di Pesaro lo hanno trovato e arrestato. Le manette sono scattate ad Alicante. Deve rispondere di spaccio di droga a livelli industriali avendo cercato di importare in Italia tre quintali di hashish.

Condannato, deve scontare sei anni e sei mesi di reclusione per una sentenza diventata definitiva nel 2021. Il 42enne marocchino, insieme ad alcuni connazionali coinvolti nel traffico illecito dell’enorme quantitativo di droga, hanno abitato per anni nella zona di Padiglione. Poi era sparito subito dopo la condanna per spaccio. La squadra mobile insieme all’attività di indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia non ha mai smesso di cercarlo.

L’arresto dell’uomo è stato possibile grazie alla collaborazione delle forze di polizia italiane e spagnole a seguito dell’emissione di un mandato di cattura internazionale. Il 42enne era stato appunto coinvolto insieme ad altri connazionali nell’importazione della droga e il sequestro dei tre quintali di hashish era avvenuto nel 2009 a Ventimiglia.

Dalla procura di Pesaro l’indagine era poi stata trasferita per competenza a quella di Genova perché il sequestro principale era avvenuto a Ventimiglia. L’uomo è stato individuato nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto dello spaccio internazionale di stupefacenti. La squadra mobile della polizia ha chiesto all’autorità giudiziaria di Genova di emettere un mandato d’arresto europeo e la procura ha accolto la richiesta che ha consentito l’arresto del 42enne. Dall’inizio dell’estate è la terza volta che la squadra mobile di Pesaro arresta latitanti fuggiti all’estero.

A fine luglio le manette erano scattate per il pesarese Mauro Ragnetti, 61 anni, catturato in Messico dagli agenti della mobile con l’aiuto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che lo ha rintracciato e fatto arrestare dagli agenti del posto nei giorni scorsi. La pena che doveva scontare il 61enne pesarese era di 4 anni e 4 mesi per alcuni reati commessi a Pesaro, le lesioni personali, violazione di domicilio, sequestro di persona e rapina aggravata. Precedentemente, sempre la Squadra Mobile, aveva arrestato un 36enne pesarese, Cristian Silenzi, ex barista e cameriere, in Finlandia, dove si era trasferito per lavoro, ricercato in Italia in quanto destinatario di un ordine carcerazione per una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione per reati contro la persona.