REDAZIONE PESARO

Guerra sulla palazzina. L’opposizione attacca:: "Così la svendete"

Tre appartamenti Erap: "590mila euro per 318 mq davvero pochi"

La palazzina di Gabioce Monte al centro della battaglia tra maggioranza. e opposizione

La palazzina di Gabioce Monte al centro della battaglia tra maggioranza. e opposizione

Punta il dito sul bando di vendita di una palazzina di proprietà del Comune nel centro storico di Gabicce Monte, il gruppo d’opposizione ’Amare Gabicce’: "Più che di vendita si deve parlare di svendita – dice il capogruppo Michele Bencivenga –. Si tratta di un bando di vendita in conto permuta di una palazzina di tre appartamenti di proprietà del Comune e gestita dall’Erap, ora occupata da tre famiglie. Dice la consigliera Monica Melchiorri: "La sindaca Girolomoni ci ha detto che gli alloggi sono stati ritenuti non più adatti e quindi da sostituire con altrettanti appartamenti più moderni e adeguati all’edilizia pubblica – dice -. Ribadiamo la nostra contrarietà alla vendita di un patrimonio storico che va invece riqualificato: chiediamo che il bando venga fermato: 590mila euro per 318 metri quadrati, in una posizione vista mare, sono pochi". Rincara la dose Michele Bencivenga: "Parliamo di una svendita, con perizia tendente al ribasso, che non ricerca il valore di stima più redditizio che si può ottenere con applicativi più consoni a quel luogo. Le rassicurazioni tecniche e politiche della maggioranza, rispetto alla congruità della permuta economica con i tre appartamenti di circa 220 metri quadrati in zona decentrata, non ci convincono". Bencivenga e Melchiorri intervengono poi su un’altra delibera discussa in consiglio "sulla convalida dei contratti preliminari di acquisto tra privati per un intervento urbanistico a Gabicce Monte per realizzare parcheggi e viabilità da parte di una società privata e per i quali si dovevano acquisire terreni adiacenti, per garantire accessi carrabili in sicurezza – spiegano i consiglieri d’opposizione -. La sindaca ha chiesto la validazione degli atti preliminari intercorsi fra privati, segretario e responsabili del terzo settore nel settembre 2022 e aprile 2023 e ora approvati in consiglio comunale. Il Comune si è sostituito al privato nel risolvere un problema del privato – accusano i consiglieri-. Il Comune può mediare in un piano particolareggiato di iniziativa privata?"

Alice Muri