Il gruppo di lavoro Università e diritto allo studio del Pd di Urbino interviene su un tema centrale, quello dei tagli del fondo di finanziamento ordinario (Ffo) e il disegno di legge sul reclutamento dei giovani ricercatori previsti dal Ministero dell’Università e della ricerca che "stanno alimentando una serie di reazioni e preoccupazioni, sia a livello nazionale che locale. I rettori delle Università italiane e molte società scientifiche stanno infatti protestando poiché la riduzione del Ffo viene effettuata in una congiuntura economica inflazionistica che provoca un significativo aumento delle spese di gestione e di personale. Oltre alle difficoltà nel sostenere i maggiori oneri di funzionamento delle strutture, ciò provoca agli Atenei seri problemi per le progressioni di carriera del personale tecnico amministrativo e docente, con possibili blocchi del reclutamento, accentuati dalla previsione della bozza di legge finanziaria 2025 che vincola il turnover al 75% – sottolineano dal gruppo guidato dal professore Tonino Pencarelli –. La proposta di legge per l’inserimento dei giovani ricercatori introduce invece una pletora di figure precarie (ricercatore post-doc, borsista junior, borsista senior, professore aggiunto) che da un lato propongono ai giovani percorsi di carriera incerti e non strutturati e dall’altro non consentono di assorbire i tantissimi precari con contratti avviati soprattutto con progetti Pnrr. Inoltre – proseguono –, queste nuove figure pre-ruolo non supporterebbero la sostenibilità dell’offerta formativa che veniva garantita alle Università dai ricercatori a tempo indeterminato, che invece sono ormai posizioni ad esaurimento".
Secondo gli esperti del gruppo dem ducale Urbino ne soffrirebbe particolarmente di queste decisioni se, in Parlamento, non ci sarà una decisiva inversione di rotta rispetto a queste nuove regole. Questo, anche perché, sia la città e l’Università sono un tutt’uno. Oltre al dover rivedere le normative sugli atenei telematici sempre più presenti è la questione degli alloggi.
fra. pier.