REDAZIONE PESARO

Gli impressionisti in bianco e nero

Si inaugura domani la mostra di capolavori grafici nelle Sale del Castellare

Si inaugura domani la mostra di capolavori grafici nelle Sale del Castellare

Si inaugura domani la mostra di capolavori grafici nelle Sale del Castellare

Una nuova esposizione aprirà i battenti alle Sale del Castellare, puntando le luci fino al 9 gennaio 2025 sulla corrente dell’impressionismo, a un secolo e mezzo dalla sua nascita. Domani infatti verrà inaugurata ‘Impressionismo – a 150 anni dalla nascita, capolavori grafici dalla scuola di Barbizon al postimpressionismo’, una rassegna che ospiterà una selezione di capolavori grafici dei protagonisti del celebrato movimento pittorico francese di fine Ottocento. La mostra è organizzata dalla Associazione culturale San Luca per le Arti, è curata da Roberto Budassi Dimarienzo ed è sostenuta dall’assessorato alla cultura del comune di Urbino.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della secolare tradizione artistica, che vede Urbino protagonista nella produzione, promozione, diffusione e conoscenza dell’arte grafica e della stampa originale a livello mondiale. Oltre cento incisioni calcografiche e litografie, provenienti da tre importanti collezioni private italiane, racconteranno un periodo storico fra i più fecondi e prolifici dell’arte moderna, che prese l’avvio con il realismo della Scuola di Barbizon (Corot, Daubigny, Rousseau, Millet) per giungere al pre-impressionismo di Jongking, Bracquemond, Appian e Beauverie, per fiorire nelle acqueforti del gruppo dei pittori di Batignoles, di Manet, Degas, Renoir, Pissarro, Morisot, Cassatt e Sisley, DeNittis e Zandomeneghi e proseguire fino al postimpressionismo di Signac, Toulouse Lautrec, Bonnard, Vuillard, Vallotton, Gauguin, Redon e di molti altri comprimari, che usarono la pietra litografica e la matrice di rame, l’inchiostro e la matita al posto della tavolozza, dei pennelli e dei colori ad olio, per esprimere la bellezza e la fugacità della vita moderna all’affacciarsi del XX secolo.

Le opere sono incentrate sullo studio degli effetti atmosferici e sulla resa dell’attimo fuggente, ottenuti attraverso l’uso esclusivo del segno e della linea, del bianco e del nero, propri del linguaggio grafico. Ciò fornisce allo spettatore un modo diverso di avvicinarsi all’immagine e di rileggerne i contenuti da una angolatura insolita. Ricerca figurativa attuata in un contesto storico segnato da profondi cambiamenti sociali e culturali, che portarono alla rinascita dell’incisione e dei linguaggi grafici propri di quella modernità così cara a Charles Baudelaire, che nel 1845 scrisse: ‘… il vero pittore sarà colui che saprà strappare alla vita odierna il suo lato epico, e farci vedere e comprendere, mediante il colore o il disegno, quanto siamo grandi e poetici con le nostre cravatte e le nostre scarpe di vernice’. Ingresso libero, con orario 10,30-12,30 e 16-19 da martedì a sabato; domenica con orario 10-12,30.

Giovanni Volponi