REDAZIONE PESARO

Gli forano gomma e tentano furto: ma il camionista li ’becca’

L’uomo prima li mette in fuga, poi quattro mesi dopo riconosce la loro auto e li denuncia: e la coppia finisce così alla sbarra

Gli forano la gomma, lo seguono e quando si ferma per controllare la ruota, infilano la mano nell’abitacolo per rubargli il borsello. Ma il furto non va a segno. Li vede con la coda dell’occhio, grida e li mette in fuga. Dopo qualche mese la vittima li rincontra e denuncia. E per i due si apre il processo. Tentato furto l’accusa per la coppia di marocchini che ora si trovano davanti al Tribunale di Pesaro. La preda del colpo fallito è un camionista rumeno, residente nel pesarese da tempo.

Tutto succede a luglio 2020. Il camionista si ferma davanti a un supermercato per scaricare della merce. Nota qualcuno che gira intorno al suo furgone con fare sospetto. Si rimette in viaggio, ma percorre solo poche decine di metri. Si accorge che una gomma è bucata. Scende dal mezzo per verificare lo stato dello pneumatico. Ma due uomini lo hanno seguito a bordo di una Peugeot. Sono gli stessi che aveva notato al supermercato. E approfittano della distrazione del camionista per cercare di intrufolarsi nell’abitacolo e arraffare il suo borsello con dentro i soldi. Ma con la coda dell’occhio, il rumeno vede quei due topi di auto. Grida e la coppia fugge. Ma non finisce lì.

Quattro mesi dopo, stesso parcheggio del supermercato, il camionista adocchia la Peugeot. Prende la targa e fa denuncia. L’auto risulta presa a noleggio. Il titolare del contratto di affitto viene indagato. E poco dopo risalgono anche all’altro, presunto complice del tentato furto. Il rumeno dice di riconoscere entrambi. Si arriva a processo. Ieri è stato sentito il carabiniere che aveva visto le immagini del sistema di videosorveglianza e un dipendente del supermercato. "Deve esserci un errore di persona – commenta il difensore di uno dei due imputati, l’avvocato Luca Garbugli – il giorno in cui sarebbe avvenuto il tentato furto, il mio assistito era agli arresti domiciliari".

e. ros.