ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Gli effetti di Affidopoli. I ‘Bracieri’ cambiano nome. Arriva il Palio di Pesaro

Il Comune ha deciso di andare avanti con la kermesse, ma ha dovuto ribattezzarla. Il marchio era stato infatti registrato da Santini: chi vuole usarlo, deve pagare lui.

Un’immagine del Palio dei Bracieri dell’anno scorso

Un’immagine del Palio dei Bracieri dell’anno scorso

Lo chiameranno comunque palio, ma si guarderanno bene dall’aggiungere "dei bracieri" al titolo. Ieri il sindaco Biancani ha annunciato che dall’1 al 3 agosto, a Rocca Costanza, si correrà il "Palio di Pesaro". Perché utilizzare il marchio "Il palio dei bracieri" significherebbe dover pagare a Massimiliano Santini i diritti per l’utilizzo del brand. L’ex responsabile degli eventi della giunta Ricci, ora indagato per concorso in corruzione insieme all’ex organizzatore del palio Stefano Esposto e l’ex capo di gabinetto Franco Arceci, ha infatti depositato il marchio d’impresa a proprio nome l’8 settembre 2022 (quando era dipendente comunale) per poi avere l’ok il 20 febbraio 2023 da parte dell’ufficio italiano brevetti e marchi. E Stefano Esposto, presidente dell’associazione Opera Maestra, pagò 45mila euro a Massimiliano Santini nel 2023. Lo aveva fatto per utilizzare il marchio de "Il palio dei bracieri" registrato 5 mesi prima da Santini. Ma nell’epoca post-Affidopoli tutto questo non è più possibile. Biancani assicura che "il format rimarrò invariato".

Sindaco Biancani, quanti soldi avete stanziato per il ‘Palio di Pesaro’?

"Ho garantito che lo rifacciamo, abbiamo previsto 30mila euro. Adesso dobbiamo capire come gestirlo e come organizzarlo".

Perché gli avete cambiato nome?

"È stato deciso in accordo con le contrade, per evitare problemi col marchio e per dare un segno di discontinuità. E comunque ‘Palio di Pesaro’ è un nome che mi piace di più".

Ma il meccanismo resta lo stesso?

"L’organizzatore non l’abbiamo ancora definito".

Dobbiamo aspettarci un’altra associazione?

"Potrebbe anche essere, stiamo valutando tutte le possibilità". Registrerete il marchio?

"Sì, ma questa volta lo registreremo come Comune".

Ma la gara? Correranno con un braciere in mano o con qualcos’altro?

"Al momento con un braciere, non abbiamo previsto altro". L’inchiesta giornalistica ribattezzata Affidopoli era partita proprio alla vigilia dell’edizione de "Il palio dei bracieri dello scorso anno". Sull’albo pretorio del Comune avevamo appreso che, a Opera Maestra di Stefano Esposto, il Comune assegnava 50mila euro come contributo per l’organizzazione del Palio dei bracieri. Questo era solo uno dei pezzi di un puzzle che poi, nelle settimane successive, si è arricchito. Questo pezzo era stato incastrato con quello della determina sulla manutenzione del verde in piazzale d’Annunzio che assegnava 53.802 euro ad un’associazione culturale pressoché sconosciuta.