Pesaro, gli albergatori in trincea: "Con Airbnb è una giungla"

Parla Filippetti, presidente Apa: "La situazione ora non è più sostenibile"

Gli albergatori in trincea: "Con Airbnb è una giungla"

Gli albergatori in trincea: "Con Airbnb è una giungla"

Se il campionato europeo di MaxiBasket, dedicato agli atleti over 40, ha portato a Pesaro oltre 2500 persone che in questi giorni stanno affollando gli alberghi cittadini, la stagione estiva per gli albergatori è partita tra alti e bassi, come

spiega Marco Filippetti, neoeletto presidente dell’Apa: "Pesaro è una città balneare, dove il turismo si concentra sulla stagione estiva, che inizia con la fine dell’anno scolastico per finire poi intorno al 10 settembre – dice -. Dobbiamo lavorare sulla destagionalizzazione, attraendo turisti anche nei mesi non prettamente estivi. E dobbiamo lavorare anche su un turismo di qualità, affinché a Pesaro arrivino anche target differenti e differenziati. Quello organizzato in questi giorni da Peppe Ponzoni è un evento di altissima qualità, che ha portato tanti ospiti in città. Ci auguriamo che eventi come questi possano ripetersi anche in futuro, magando spostandoli all’inizio di giugno".

Filippetti fa un bilancio del mese che si sta chiudendo: "Nei primi giorni di giugno si è faticato un po’ – dice – e anche per luglio e agosto le cose stanno andando un po’ a rilento. E’ vero che si lavora molto sotto data, quindi stiamo facendo di tutto per mantenere un alto livello di qualità al giusto prezzo, senza proporre sconti esagerati".

Il presidente di Apa interviene poi sul proliferare degli affitti di appartamenti privati tramite la piattaforma AirBnB:

"E’ sotto gli occhi di tutti la crescita esponenziale di questo fenomeno, che non riguarda più le grandi città come Roma, Milano o Venezia – dice - ma che sta coinvolgendo sempre di più anche le piccole province come la nostra. Ci tengo a sottolineare che noi non siamo contrari ad AirBnB, ma chiediamo il rispetto delle regole per chi affitta tramite questa piattaforma.

Oggi c’è una concorrenza sleale ed è praticamente una giungla, mentre noi albergatori dobbiamo seguire regole ferree ed ottenere licenze – aggiunge -. Finchè gli alloggi proposti tramite AirBnb erano pochi abbiamo resistito, ma oggi questa è una situazione non più sostenibile. In altri Paesi europei, come Francia e Spagna, si è mosso qualcosa a livello governativo per placare il fenomeno. Ci auguriamo che questo accada presto anche da noi".

ali. mu.