REDAZIONE PESARO

Giro di tangenti per i lavori fluviali. Gli indagati passano da 15 a 21

Chiusa l’indagine "Mystic River". Coinvolti vari funzionari pubblici e società della provincia. Tutti i nomi

Chiusa l’indagine "Mystic River". Coinvolti vari funzionari pubblici e società della provincia. Tutti i nomi

Chiusa l’indagine "Mystic River". Coinvolti vari funzionari pubblici e società della provincia. Tutti i nomi

Tangenti per pilotare gli appalti sui lavori dei fiumi di mezza regione, la Procura ha chiuso l’indagine denominata Mystic River, quella che a giugno del 2022 portò ad otto misure cautelari: sette erano ai domiciliari (tutti imprenditori) e una in carcere per il funzionario pubblico Euro Lucidi, 65 anni, di Senigallia (tutte le misure nel frattempo sono decadute), geometra e tecnico specialista del settore Tutela e Gestione del Patrimonio della Regione Marche oggi ormai in pensione. L’inchiesta ha visto operare i carabinieri forestali di Ancona insieme a vari gruppi operativi di Macerata, Ascoli Piceno. Pesaro, Arezzo e Perugia. Con la chiusura formale e le notifiche del 415 bis che hanno raggiunto tutti gli interessati, è emerso che gli indagati sono saliti da 15 (oltre agli 8 raggiunti dalle misure cautelari nel 2022 c’erano 7 persone indagate a piede libero) a 21, più due società. Con loro sono aumentati anche i pubblici ufficiali coinvolti (sono 5), tutti dipendenti regionali che avrebbero fatto parte del giro corruttivo favorendo alcune ditte piuttosto che altre nell’elenco delle imprese da cui attingere per l’affidamento diretto degli appalti sui lavori da eseguire in ambito fluviale. Le accuse per tutti sono, a vario titolo, di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, subappalto non autorizzato e responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in relazione ai reati di corruzione. La chiusura indagini è un atto propedeutico ad una probabile richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Andrea Laurino, titolare del fascicolo. Oltre all’ex funzionario Lucidi è rimasto indagato anche l’ex consigliere regionale di Forza Italia Enrico Cesaroni. 70 anni, di Staffolo ma residente a Castelbellino, e il figlio Claudio, imprenditore.

Gli altri indagati dellla nostra provincia: Maria Elde Fucili di Pesaro, Rup (responsabile unico del procedimento) nella procedura di un affidamento per la protezione spondale del tratto fluviale del fiume Foglia, a Piandimeleto, Vincenzo Petrillo di Montellabate, anche lui funzionario tecnico specialistico nel settore Tutela del Territorio e Gestione del Patrimonio della Regione Marche (come Lucidi) e dipendente dell’ex Genio Civile della Regione. Tra gli imprenditori: Vainer Ilari di Pergola, Francesco Paci di Pesaro, Claudio Valentini di Sant’Angelo in Vado. Tra le società: Canghiari Construzioni Srl con sede legale a Montegrimano Terme.

Le indagini dei carabinieri forestali sono partite a gennaio 2021 ed erano mirate ad accertare lavori di manutenzione idraulica condotti in spregio delle normative paesaggistiche e ambientali. I militari però hanno trovato molto di più scoperchiando un presunto sistema consolidato di favori e tangenti, posto in essere dai 5 funzionari della Regione e dai 16 imprenditori indagati, diretto a condizionare gli esiti delle gare di affidamento bandite dall’ente e relative ad interventi di manutenzione idraulica eseguito lungo i fiumi marchigiani. Sotto accusa almeno 5 lavori pubblici: 2 in provincia di Ancona, 2 Pesaro e Urbino e uno Ascoli per un totale di 1 milione e 200 mila euro.

Marina Verdenelli