Una piccola grande storia di bollette sbagliate, e come spesso succede, ai danni del cittadino. La cifra fatta pagare in più è stata di 330,78 euro. E’ accaduto a Massimo Cesarini, ex consigliere comunale. Il quale racconta: "Mi è arrivata una bolletta del gas di marzo per 1272,57 euro da pagare entro il 30 aprile. Io ricordavo di aver fatto l’autolettura il 22 marzo e sapevo di aver consumato in linea col passato. Guardo meglio la bolletta e mi accorgo che dal 22 marzo al 31 marzo, cioè in appena 9 giorni, mi avevano conteggiato con ’lettura rilevata’ da loro un consumo di 234 metri cubi di gas. Vado a vedere il contatore e mi accorgo che avevo consumato invece solo 29,0 metri cubi in più rispetto al 22 marzo. Sono andato allo sportello Hera portando la foto del mio contatore e chiedendo perché mai mi avessero attribuito un consumo folle che non c’è mai stato né poteva esserci in appena 9 giorni. L’impiegata ha guardato la bolletta, e poi ha visto la mia foto con la copia del Carlino a testimonianza del giorno dello scatto ed ha acconsentito a rimborsarmi il costo in più che nel frattempo avevo pagato entro il 30 aprile. Nella bolletta del rimborso c’era scritto che mi avrebbero accreditato i 330 euro entro il 4 maggio. Ho aspettato il 6 e ancora niente. Sono tornato a chiedere e mi hanno risposto che forse arriveranno a fine mese. E’ questo il modo di trattare i cittadini, senza chiedere nemmeno scusa per aver fatto pagare 330 euro in più?"
CronacaGas, la bolletta pazza. Conto di 330 euro in più