Gambini: "Le elezioni sono già alle spalle. Ora si decida su invaso idrico e discarica"

Il sindaco manda due segnali forti ad Aato e Marche Multiservizi: "Per rinviare da anni abbiamo perso i fondi Pnrr sulla riserva d’acqua"

Gambini: "Le elezioni sono già alle spalle. Ora si decida su invaso idrico e discarica"

Gambini: "Le elezioni sono già alle spalle. Ora si decida su invaso idrico e discarica"

"Bisogna prendere delle decisioni che sono rimaste in sospeso". A rivendicarlo è Maurizio Gambini non appena firmato l’insediamento a primo cittadino di Urbino. Le decisioni che reclama riguarderebbero la creazione di un invaso e lo smaltimento dei rifiuti.

Gambini lei sollecita l’Aato e il suo presidente, perché?

"Sono più di 4 anni che parliamo della realizzazione di un invaso da costruire nell’entroterra per il territorio provinciale. Già nel 2020 lo studio di fattibilità indicava i 5 siti più idonei, il primo è nel territorio tra Mercatello sul Metauro e Apecchio ma non si è voluto decidere. Non averlo fatto ci ha fatto perdere il treno dei fondi Pnrr per acqua e ambiente. Al presidente dell’Aato (Marco Ciccolini, sindaco di Urbania) ho chiesto da tempo di deliberare sul progetto, non averlo fatto penso sia il danno più grosso degli ultimi 5 anni".

L’invaso secondo lei garantirebbe un riparo dalla siccità?

"La situazione è drammatica dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. Sappiamo che i prossimi anni saranno peggiori e sappiamo che i fondi del Pnrr che avevano un filone dedicato sono stati persi con una nonchalance allarmante. Io ho sollecitato tutti ma manca la capacità di decidere".

Lo studio di fattibilità quali altri siti indicava?

"La relazione delle Università di Urbino e Ancona indicava che il sito migliore è quello tra Mercatello sul Metauro e Apecchio ma questa non viene deliberata dall’Aato. L’altro sito idoneo è tra Urbino e Peglio, nella vallata di Mulino Badò, io do la mia disponibilità a valutarlo e procedere".

Smaltimento rifiuti: Riceci lo sappiamo che un sito da tutelare. Ma lei torna sull’argomento, perché?

"Per ribadire che l’impianto serve al territorio, ma non va realizzato a Riceci. A differenza degli altri sindaci dico che è necessario e quindi bisogna trovare un luogo adeguato. Anche giovedì pomeriggio ho telefonato al nuovo sindaco di Pesaro Andrea Biancani e al presidente di Marche Multiservizi Andrea Pierotti per far convocare l’assemblea dei sindaci. I cittadini devono sapere cosa ne pensiamo su questa vicenda. Politicamente parlando la questione di Riceci è stata una speculazione nei confronti del sindaco di Urbino, ma non ho alcun interesse che a Riceci si faccia una discarica. Mi è stato detto di tutto e di più".

Allora la sua richiesta qual è?

"La delibera sull’adesione ad Aurora è stata ratificata da tutti i sindaci, quindi dico che i sindaci si devono esprimere. Per farlo dobbiamo incontrarci perché la procedura va avanti e quello che succederà nessuno lo sa. La mia richiesta formale per convocare l’assemblea dei sindaci è del primo di marzo 2024 ma niente è stato fatto. Non se n’è parlato nemmeno nell’assemblea di Bilancio".

Ci sono altre aree vagliate e magari progetti di impianti più moderni e tecnologici rispetto alla classica discarica?

"No, io non ne sono a conoscenza. Se, come tutte le forze politiche, non la vogliamo a Riceci dobbiamo essere conseguenti. Quindi bisogna riunire l’assemblea e i soci della società, ovvero i Comuni, che devono esprimersi in quella sede e non andando a Roma. Non si può dire alle persone che non si è d’accordo poi però in assemblea si avalla la decisione dei soci. A Biancani che è il socio di maggioranza e al presidente Pierotti ho ribadito che bisogna convocare l’assemblea e discutere di questo, nella sede deputata. E lo ripeto qui".

Francesco Pierucci