NICOLA PETRICCA
Cronaca

Gambini di nuovo sindaco a Urbino: "Il mio tris è un momento storico. Come capoluogo diamo forza all’entroterra"

La proclamazione del sindaco al terzo mandato è avvenuta ieri alle 15,47. Ecco l’elenco dei nuovi consiglieri comunali

Gambini: "Il mio tris è un momento storico. Come capoluogo diamo forza all’entroterra"

Gambini: "Il mio tris è un momento storico. Come capoluogo diamo forza all’entroterra"

Urbino, 26 giugno 2024 – Alle 15.47 di martedì 25 giugno Maurizio Gambini è diventato ufficialmente sindaco di Urbino per la terza volta di fila. La proclamazione è avvenuta nella Sala Giunta per voce di Benedetta Scarcella, presidente dell’ufficio centrale nominato dal Tribunale di Urbino per la convalida dei voti, di fronte al segretario comunale Michele Cancellieri e a buona parte dei membri della coalizione Città concreta. "Mi sento più sereno", ha risposto, quando gli è stato chiesto come si sentisse, aggiungendo: "È una proclamazione storica, perché è la prima sindacatura con Urbino capoluogo. Questo è il motivo per cui credo che la città abbia assunto un carattere diverso e ora possa rappresentare appieno tale ruolo, soprattutto per le aree interne, a cui vogliamo dare più forza. Cercheremo di unire, non dividere. Spero di avere la collaborazione di tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, delle attività e delle società".

Ora, però, è già tempo di pensare a comporre la Giunta, che d’ora in poi, con Urbino capoluogo, potrà avere fino a nove assessori: l’unico già annunciato è il vicesindaco Giulia Volponi. "Per gli altri bisognerà aspettare 7-10 giorni – dice Gambini –. Delle idee le ho, ma dovremo confrontarci e definire anche il resto delle posizioni da insediare, perché tutto deve andare avanti in modo organico. Dovremo poi rimpinguare gli uffici comunali, creare una fondazione per gli eventi e la vita in città e un assessorato per i Rapporti con il territorio". Infine, in merito all’assessorato alla Cultura: "Me l’ero tenuto perché avevamo Vittorio Sgarbi come prosindaco, che, però, con la pandemia ha potuto lavorare meno. Ora ci sarà un assessore dedicato, che dovrà operare lungo il filone giusto e collaborare con tutti gli enti della città. Dovremo anche avviare, qui, un dibattito legato alla pace e alla fratellanza, per un nuovo Rinascimento che parta da Urbino".

Intanto, si è definita la ripartizione dei seggi del Consiglio comunale: alla maggioranza ne andranno 20, di cui 15 a Liberi per cambiare (34% dei voti), con Giulia Volponi (363 preferenze), Massimiliano Sirotti (217), Lara Ottaviani (197), Carla Biccari (187), Ivan Santi (157), Francesco Guazzolini (156), Marianna Vetri (149), Giuseppina Maffei (144), Gian Franco Fedrigucci (117), Nicola Rossi (110), Andrea Pazzaglia (109), Luca Guidi (106), Lorenzo Tempesta (98), Manuel De Marco (91), Gabriele Carobini (89), 3 a Centrodestra per Gambini (8.7%), con Elisabetta Foschi (196), Francesca Fedeli (87) e Laura Scalbi (74), e 2 a Urbino città ideale (5.4%), con Lino Mechelli (207) e Daniela Capponi (50). Gli altri 12 spetteranno alla minoranza, di cui due, uno a testa, a Federico Scaramucci e Francesca Crespini, i candidati sindaco sconfitti, 5 al Pd (21.3% dei voti), con Lorenzo Ugolini (171 preferenze), che diventa il più giovane consigliere della storia di Urbino a 20 anni d’età, Carolina Borgiani (154), Brunella Calcagnini (130), Lorenzo Santi (129) e Davide Balducci (101), 2 a Urbino bene comune (7,5%), con Simona Matteucci (88) e Vincenzo Pompilio (82), e uno a testa a Futura (7,3%), con Alice Amadori (114), Alleanza Verdi Sinistra e Socialisti (4,42%), con Gianluca Carrabs (108), e Urbino rinasce (4,4%), con Oriano Giovanelli (95). Restano fuori Sinistra per Urbino (2,95% dei voti), M5S (2,94%) e Urbino città d’Europa (0,98%).

Se le quote sono definite, l’elenco dei consiglieri è però provvisorio, in attesa di sapere se ci saranno rinunce ai seggi.