Pesaro, 13 ottobre 2024 – “Aiuto, sono stata rapinata. Un uomo mi ha colpita ed è fuggito con i soldi”. Ma era tutta una messinscena. Quei 4mila euro li aveva presi lei, una badante italiana sulla settantina, dalla casa dell’anziano che assiste. La somma serviva per pagare il funerale della sorella. Non aveva fatto parola con nessuno delle sue difficoltà economiche e ha maldestramente trovato un modo per cercare di affrontare quella spesa. E’ la triste storia, ma con un lieto fine, di una donna sulla settantina che ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, ha chiamato il 118 per soccorrere una signora che, a quanto riferiva, era appena stata aggredita da qualcuno. Il 118 ha immediatamente allertato la sala operativa della questura. A raggiungere l’abitazione in cui si trovava la donna, a Pantano, è stato un agente della Squadra mobile della polizia che ha raccolto la testimonianza della donna. Dalle sue parole sono emerse però delle incongruenze che non hanno convinto l’agente.
Le incongruenze nel racconto
L’anziana badante ha riferito che un uomo si era presentato all’appartamento che condivide con l’anziano accudito, suonando il campanello. Quando ha aperto la porta, secondo il racconto della signora, sarebbe stata subito raggiunta da un violento colpo in testa. L’uomo sarebbe quindi entrato in casa appropriandosi di quei 4mila euro nascosti in un cestino. Fin da subito il racconto è sembrato abbastanza inverosimile all’agente. Strana, ad esempio, la circostanza che il rapinatore sapesse dell’esistenza di una somma così importante dentro un cestino in casa. Messa alle strette, quindi, la signora ha confessato subito e ha riconsegnato all’anziano il denaro che aveva messo nella sua borsa. La signora ha ricevuto una denuncia, d’ufficio, per simulazione di reato e per furto. E ora, però, il lieto fine: i familiari del signore accudito, di fronte alla giustificazione fornita dalla donna, l’hanno abbracciata e perdonata e non hanno presentato alcuna querela.