Tra due settimane, il 1 dicembre, i residenti dei quartieri saranno chiamati al voto per rinnovare i 12 Consigli e i rispettivi presidenti. Ecco le idee di quanti correranno per conquistare la fiducia di chi abita nel quartiere 9, Soria, Tombaccia, Santa Maria Delle Fabbrecce, il più popoloso di tutti con i suoi 12.792 abitanti.
Roberta RIcci, 54 anni, commessa, con la casa affacciata sulla rotatoria tra la statale e via Milano ha la missione, qualora venisse eletta, di spingere per una modifica della viabilità, proprio in quel punto. "E’ ancora pericolosa – testimonia –. Incidenti mortali ci furono quando al suo posto c’era il semaforo. Ma la rotatoria di oggi non elimina tutti i rischi. Chi arriva lato Cattolica va spedito e spesso si incaglia con quelli che arrivando lato Fano, nel girare in via Milano, gli tagliano la strada, sormontando la rotatoria. Una briscola pesante è avvenuta anche 20 giorni fa".
Paolo Guidi, restando in zona, 50 anni, impiegato Auser, ha un obiettivo preciso: perorare la realizzazione di un parcheggio attorno alla piscina di via Re di Puglia, al Parco della Pace. "Dopo le 17 – racconta – assistiamo al delirio assoluto: tra i rientri e la gente che va in piscina si crea il caos. Il posto per fare un’area di sosta ci sarebbe pure. Sarebbe una priorità". Dal momento che Stefano Poderi, presidente uscente, non si candiderà nuovamente, Guidi gli riserva un pensiero: "E’ stato un esempio – osserva – perché ha saputo tenere insieme le tre anime diverse di uno stesso quartiere: chi abita da queste parti sa quanto facciano storia a sé Soria, Tombaccia, Santa Maria Delle Fabbrecce. Ecco, se dovessi essere eletto, cercherò di fare tesoro di quel suo insegnamento: amalgamare il più possibile, nel rispetto delle diversità".
Stefano Poderi non si ricandida: come mai? "E’ stata una esperienza soddisfacente – spiega Poderi –.Lo dice uno che non ha tessere di partito in tasca. Ma, dopo due mandati, ho preferito così. Ai nuovi auguro buon lavoro. Se lo riterranno utile io sarò disponibile a collaborare. Grazie al fattivo impegno dei residenti abbiamo risolto questioni importanti: è stato annullato – ricorda Poderi – il progetto dell’installazione dell’antenna con relativa centralina per la telefonia in Via Donzelli; è stata scongiurata la chiusura di Via Caboto, ma non la possibilità per i proprietari dei terreni di costruire in uno dei pochissimi spazi verdi di Soria, scelta fortemente avversata dai residenti. Abbiamo collaborato con tutti: con la biblioteca Louis Braille e con alcune associazioni del quartiere: LiberaMusica, teatro Accademia, Comitato per l’Area Marina del S. Bartolo, l’Associazione commercianti di Baia Flaminia". E’ l’eredità a cui tiene.
Marianna Mormile, 47 anni, impiegata amministrativa. "Santa Maria delle Fabbrecce, angolo di Pesaro ricco di storia e potenzialità, ha bisogno di un rinnovamento che unisca la tradizione alla modernità. Serve manutenzione per l’area di Santa Maria delle Fabbrecce, spesso trascurata, ma destinata a diventare nei prossimi anni un punto di riferimento educativo per l’intero quartiere grazie alla apertura di una nuova scuola. Alla luce di questo è fondamentale migliorare la viabilità e creare aree di incontro per i giovani e le famiglie. Ci troviamo in una zona dove il traffico della nazionale, gli allagamenti e i problemi idrogeologici condizionano pesantemente la vita dei cittadini. Ci vogliamo impegnare anche su questo".
Ivan Laccetti, 22 anni, studente universitario "Vivo in Tombaccia – dice –. Voglio impegnarmi affinché possano migliorare le condizioni di viabilità e sosta. Cercherò di incontrare più cittadini possibile al fine di cogliere i loro desideri e le loro aspettative, per poi inoltrarli agli amministratori. Ovviamente un grande impegno andrà anche alle esigenze dei giovani i quali meritano di vivere pienamente la loro città potendo avere luoghi e occasione di aggregazione, specialmente a Baia Flaminia".
Silvana Ghiretti, 57 anni, agente immobiliare, consigliere di quartiere dal 2019. "Basta con le scelte calate dall’alto – dice–. A Soria abbiamo sperimentato cosa sia, quando s’è palesata l’ipotesi di chiudere al traffico via Caboto. Per questo motivo, ci impegniamo a promuovere incontri pubblici, riunioni e tavoli di confronto per coinvolgere attivamente i residenti e le attività commerciali, perché si crei un dialogo costante e una vera partecipazione".