"Iniziativa inopportuna". Così il vicesindaco Michele Chiarabilli sulla lettera aperta con cui Rifondazione giorni fa ha sollecitato la giunta a conferire onori postumi al professor Giancarlo Gori, lo studioso scomparso ai primi di gennaio. "Quel che chiede Rifondazione – spiega Chiarabilli – la giunta lo ha già previsto e concordato con la famiglia, in particolare l’apposizione di una targa commemorativa nel famedio del cimitero cittadino…".
Scriveva Rifondazione: "Il 6 gennaio si sono svolti i funerali del prof Giancarlo Gori alla presenza di centinaia di persone. Ne è emersa, per chi non lo conosceva, la sua grande personalità, come insegnante, educatore, archeologo, studioso stimato dalla comunità scientifica. Non a caso l’amministrazione comunale ne aveva in vita evidenziato queste caratteristiche, con particolare riguardo alla riscoperta della Fossombrone romana e al riassetto del museo archeologico. Per la città – e non solo – si è trattato di una gravissima perdita. Di fronte a questi fatti incontestabili, che fanno di Gori una delle personalità più importanti della nostra città e anche oltre, pensiamo che egli meriti di essere presente con un’apposita lapide nel famedio del cimitero cittadino, fra i grandi del passato, assieme a Mario Luni, di cui era amico e collaboratore".
La replica di Chiarabilli: "Il 10 gennaio la giunta ha approvato una delibera con cui si propone la tumulazione delle ceneri nel famedio, non lontano dalla sepoltura del professor Mario Luni; abbiamo anche deciso di intraprendere l’iter per l’intitolazione congiunta del parco archeologico a Gori e Luni. Ritengo che strumentalizzare politicamente certi eventi come partito politico sia alquanto fuori luogo, anche perché avevano già ricevuto abbondante risposta dal sindaco".
a. bia.