
Visita del sottosegretario Andrea Ostellari: "Qui investiamo sul tema del lavoro, uno degli strumenti fondamentali della rieducazione"
Un carcere modello che coinvolga le imprese locali attraverso progetti di rieducazione centrati sul lavoro. È questo il futuro della casa di reclusione di Fossombrone secondo il sottosegretario alla Giustizia senatore Andrea Ostellari, Lega, che l’altroieri mattina ha fatto una visita all’istituto penitenziario di via Leopardi.
La casa di pena di Fossombrone è un istituto di Alta sicurezza 3: può ospitare detenuti con condanna definitiva per reati di associazione mafiosa, narcotraffico, sequestro di persona e simili. Secondo l’associazione Antigone, a maggio 2024 l’istituto ospitava 86 detenuti su una capienza totale di 101 posti (182, considerando entrambe le sezioni, Ponente e Levante, dato del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), sicché il tasso di affollamento è dell’85,1 per cento (la media degli istituti visitati da Antigone è del 119). Questa la “fotografia“ del senatore Ostellari al termine della visita, condotta, tra gli altri, assieme all’onorevole Mirco Carloni e al sindaco di Fossombrone Massimo Berloni: "Questo è un carcere modello, un carcere in cui si fanno tante attività. È un carcere con una squadra al completo che è pronta a ricevere la consegna del padiglione di Levante, che apriremo tra breve. Sono stati fatti lavori importanti di ristrutturazione nella sezione di Levante, lavori che ci permetteranno di avere un istituto al completo anche sotto questo profilo. E proprio perché noi abbiamo una visione anche sul futuro, stiamo cercando anche con l’amministrazione comunale di investire in comunicazione esterna sul tema del lavoro, uno degli strumenti fondamentali per la rieducazione. Lavoro che vorremmo quindi far fare all’interno di questo istituto facendo partecipare anche le aziende del territorio, quelle che sono interessate, facendo partecipare magari la stessa amministrazione e facendo partecipare il terzo settore. Questo affinché le persone che stanno qui dentro imparino un mestiere, così che quando usciranno per il 98% dei casi non torneranno a delinquere. Così facciamo sicurezza, investiamo in vera rieducazione senza prendere in giro nessuno. La nostra politica è quella del no a ulteriori sconti, svuotacarceri, indulti, amnistie, ma è un sì a questi percorsi di rieducazione che vedono nella formazione la loro parte principale".
Sul sovraffollamento nelle carceri e sulla situazione nelle Marche, così risponde il sottosegretario: "Quello che abbiamo ricevuto dal passato era un vero e proprio colabrodo, quindi ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo intenzione di usare il commissario straordinario per l’edilizia carceraria e fare in modo che ci sia entro due anni la creazione di circa 8-10 mila posti in più rispetto all’attuale situazione…".
Nessuna traccia, infine, e veniamo a una nota a margine, dei 70 nuovi detenuti di Alta sicurezza provenienti dalla Dozza di Bologna che sarebbero dovuti arrivare a Fossombrone a febbraio scorso.
a. b.