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Foresteria, lavori al via. Problemi per ’Il Gabbiano’

Il cantiere che realizzerà i locali per artisti e studenti non è compatibile, per ragioni di sicurezza, con il centro che ospita fragili. "E noi dove andiamo?".

Il sindaco con Pozzi e Pandolfi. consegna il cantiere all’impresario edile Mulazzani

Il sindaco con Pozzi e Pandolfi. consegna il cantiere all’impresario edile Mulazzani

I lavori di ristrutturazione del San Benedettino, o “annesso ad L“ che dir si voglia, in via Belvedere, sono pronti a partire. Con 1,3 milioni di euro l’amministrazione comunale, in sinergia con il Rof, realizzerà una foresteria per artisti, accademici, ospiti illustri della città Unesco della musica, studenti universitari. Ma c’è un ma. A 100 metri dall’edificio – limitrofo alla vecchia lavanderia e al giardino interno dell’ex manicomio San Benedetto – ha sede il centro diurno Il Gabbiano, realtà sociosanitaria di Ast, punto di riferimento per i più fragili che oggi assiste una quindicina di persone con disabilità.

"Purtroppo non potrà convivere con il cantiere del Comune che partirà proprio in questi giorni – spiega il sindaco Andrea Biancani, il quale da mesi segnala all’amministrazione sanitaria la necessità di risolvere la questione, per la serenità di tutti. "La presenza di decine di operai, macchinari, due gigantesche gru, la continua movimentazione di mezzi pesanti – spiega l’assessore Riccardo Pozzi – non è compatibile, in termini di sicurezza, con la presenza dell’utenza fragile che frequenta il Centro". Biancani puntualizza: "A dicembre 2023 abbiamo siglato un atto notarile con l’Azienda sanitaria dove si indicava che i servizi del centro sarebbero potuti rimanere nell’attuale sede fino al 31 gennaio 2025. A due giorni dalla scadenza del termine non abbiamo ancora avuto aggiornamenti. Ravvisiamo che non c’è una minima capacità progettuale da parte dell’istituzione sanitaria. Questo grava direttamente sulle famiglie degli utenti coinvolti. E non solo. Il Comune stesso potrebbe dover pagare delle penali a causa del rallentamento procurato ai lavori, imposto dal mancato spostamento de “Il Gabbiano”. Ma sia chiaro – ribadisce Biancani – l’obiettivo del Comune è garantire la continuità del servizio svolto da “Il Gabbiano”, assolutamente fondamentale in città. E’ un punto di riferimento per i più fragili e ribadiamo che vogliamo tutelarne e garantirne la presenza nel nostro territorio".

Come fare? "Abbiamo proposto di spostare la struttura in strada In sala 85 in un edificio comunale che abbiamo messo a disposizione anche come futura sede del “Centro per l’Autismo” – ribadisce Biancani –. Sono mesi che mi do da fare per evitare che vengano messi a rischio i servizi sociosanitari. Anche in vista dei trasferimenti legati ai lavori del nuovo ospedale di Muraglia abbiamo fatto diverse proposte – conclude il sindaco – mettendo a disposizione soluzioni ed edifici, ma nessuna delle nostre proposte ha ancora avuto seguito". "Siamo molto preoccupati – osserva Alessandrina Cecchini, mamma di un utente del Centro diurno –. Dove andremo?".

Solidea Vitali Rosati