ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Fiumi di soldi e bella vita nei locali a Tavullia, presi con la coca nel bed&breakfast

Doppio arresto della Squadra Mobile: nei guai due vacanzieri che hanno provato a disfarsi della droga

L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile della polizia

L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile della polizia

Tavullia (Pesaro Urbino), 3 dicembre 2024 – Vacanzieri dello spaccio. Sono i due 22enni arrestati la settimana scorsa dalla squadra mobile della polizia in un bed and breakfast di Tavullia. Ai due giovani, incensurati, di origine albanese ma di nazionalità italiana, sono stati sequestrati circa 50 grammi di cocaina e diecimila euro in contanti. I due ragazzi erano arrivati un po’ di tempo fa da Frosinone, dove risiedono.

Una volta sulla costa adriatica, però, non si erano sottratti alla bella vita nei locali della città commettendo l’errore di dare un po’ troppo nell’occhio e mettendo in mostra una consistente disponibilità di denaro che hanno speso tra ristoranti e locali. Quella disponibilità di banconote non è passata inosservata a più di una persona e questa circostanza è stata segnalata agli investigatori della squadra mobile che si sono messi sulle tracce dei due giovani cercando di monitorare i loro spostamenti. Gli agenti della mobile hanno verificato che i due alloggiavano regolarmente in un bed and breakfast a Tavullia. Alcuni giorni fa i due giovani sono stati controllati dagli agenti e sono stati trovati in possesso di un primo quantitativo di droga di cui hanno provato di disfarsi e anche di un secondo quantitativo frazionato in dosi da mezzo e un grammo.

Insieme alla cocaina i poliziotti hanno trovato anche del materiale per il confezionamento in dosi e diecimila euro circa in contanti il tutto riconducibile, secondo l’ipotesi accusatoria, a un’attività di spaccio. Ed è con quest’accusa che sono stati arrestati e condotti in carcere a Villa Fastiggi dove, ieri mattina, si è svolta l’udienza di convalida. L’arresto è stato convalidato e il giudice ha previsto come misura cautelare gli arresti domiciliari nella loro residente di Frosinone. I due si sono difesi davanti al gip dicendo che i soldi di cui sono stati trovati in possesso erano dei risparmi giustificati da un’attività di lavoro svolto precedentemente. Hanno inoltre detto che si trovavano nel pesarese alla ricerca di lavoro. Avrebbero infatti voluto trovare un impiego nel settore del turismo come camerieri o come ristoratori.