Messa la firma, l’applauso è partito dal pubblico composto oltre che dai giornalisti anche da tre rappresentanti dei centri sociali per anziani, attivi in città: Sergio Giacomini del Centro sociale di Soria; Giuseppe Palmieri, del centro sociale Adriatico e da Gilberto Martellotti, presidente provinciale Ancescao a cui appartengono 25 centri sociali per anziani in tutta la provincia di cui 10 in città – tra questi i più popolosi come il Salice Gualdoni a Muraglia; l’Asilo a Villa San Martino e Novecento nel quartiere della Celletta.
Di quale firma stiamo parlando? "È stato firmato – spiega l’assessore Luca Pandolfi, tra i sottoscrittori – il protocollo d’intesa tra Comune di Pesaro e Csv Marche Ets (Centro servizi per il volontariato) con l’obiettivo di “promuovere, sostenere ed incentivare la collaborazione e le sinergie strategiche per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale". In pratica l’amministrazione comunale, nel mettere a terra i finanziamenti di settore, terrà conto di una progettazione elaborata insieme alle realtà presenti e attive nel comprensorio pesarese: "Nell’organizzare i servizi – conferma Pandolfi – continua e si consolida la coprogettazione fatta con i diretti interessati. Questo è molto utile perché tiene conto del fabbisogno reale e attiva le sinergie possibili grazie alla conoscenza e alla comunicazione interna alla rete. Il Csv, con il suo network di associazioni del terzo settore, amplia e dà forza a questa ottima prassi".
Perché tra il pubblico c’erano i presidenti dei centri sociali cittadini? "Il protocollo, diventa subito operativo tramite – spiega Pandolfi – la convenzione che inserisce l’attività del Csv nei 10 centri socio-culturali presenti da circa 40 anni a Pesaro". A Martellotti chiediamo un commento: "E’ una buona notizia, indubbiamente – osserva Martellotti –. Attirare fondi del terzo settore è molto complicato, soprattutto dal punto di vista burocratico. Il funzionamento dei nostri centri è basato sul volontariato. La progettualità di cui si ha bisogno ha natura molto diversa, di volta in volta: si parla di organizzare la ginnastica dolce per la terza età; si parla di corsi di informatica per imparare agli 80enni il giusto impiego dello smartphone oppure cose più articolate. E’ chiaro che appartenere ad una rete che va a compensare le tante competenze che servono è per noi un sollievo. Quindi siamo contenti di questa opportunità data dall’amministrazione comunale". "Siamo nel momento giusto a fare la cosa giusta - dichiara Simone Bucchi, presidente Csv Marche Ets con accanto Tomas Nobili, presidente provinciale Csv– . La riforma del Terzo settore porta con sé una parola chiave: la sussidiarietà. Apprezziamo e seguiamo con interesse l’ulteriore apertura del Comune di Pesaro".
Solidea Vitali Rosati