Accade tutto in pochi attimi, alle 15.15 di ieri. Alla centrale operativa dei pompieri arriva la chiamata di un incendio in corso allo stabilimento della Scavolini, di Chiusa di Ginestreto. La fiamme stanno divampando sul tetto: con ogni probabilità, a generarle sono stati i lavori che una ditta stava svolgendo per una operazione di impermeabilizzazione della copertura. Solo che il catrame esistente a un certo punto prende fuoco e le fiamme dilagano.
I pompieri intervengono in massa: arrivano 4 mezzi dei pompieri dal comando di Pesaro (3 camion e un’autoscala), oltre che un mezzo da Urbino. Poi si aggiungono altre autobotti e un carro Nbcr (per affrontare la minaccia legata a eventi nucleari-biologico-chimico-radiologico), e anche per essere meglio preparati a un eventuale intervento nel caso in cui si sviluppi una nube tossica. Per fortuna, non è questo il caso: la colonna di fumo si sprigiona, e viene vista a centinaia di metri dallo stabilimento, ma non sono stati comunicati pericoli per la popolazione. E nessun problema risulta anche per tutti i dipendenti che ieri pomeriggio stavano lavorando nello stabilimento – quello interessato dovrebbe essere il padiglione D, a destra dell’ingresso principale – quando è scoppiato l’incendio: sentendo gli allarmi che partivano qualcuno ha addirittura pensato inizialmente a una esercitazione, poi però si è percepita la puzza di fumo e si è visto il fumo. A quel punto era evidente che l’incendio c’era davvero. I capi-reparto hanno iniziato a fare uscire gli addetti dai locali. Il capannone interessato è quello dedito alla produzione, all’interno c’erano circa 35 dipendenti.
I pompieri restano sul posto circa un’ora e mezza. Ma intorno alle 16 e 45 le fiamme sono domate. Nei piazzali alcuni dipendenti riprendono tutto coi telefonini. La situazione, dal punto di vista aziendale, si è andata normalizzando però solo nel tardo pomeriggio di ieri alla Scavolini: l’incendio che ha di fatto bloccato tutta la grande azienda di Montelabbate con tutto il personale che ha dovuto evacuare lo stabilimento. I danni sono da quantificare.
Comunque qualche strascico questo incendio lo avrà: "Per quello che riguarda gli uffici da domani mattina (oggi per chi legge) – dice l’amministratore delegato, Fabiana Scavolini – si tornerà a lavorare regolarmente mentre per quello che riguarda le aree di produzione si tornerà con i ritmi normali dal primo pomeriggio. La situazione è praticamente risolta perché i vigili del fuoco hanno lasciato i piazzali della fabbrica per cui è tutto sotto controllo, ma ancora vanno risolti alcuni piccoli problemi e per questo la fabbrica tornerà pienamente operativa dal primo pomeriggio di domani (oggi per chi legge)".
Alessandro Mazzanti