Una boccata d’aria fresca, giovane, dal sapore di futuro, un futuro senza stereotipi e differenze di genere ma colmo di idee e innovazione per ‘guardare oltre’ come recita il titolo del festival studentesco organizzato da WAYouth, che ieri, al cinema Astra, ha incoronato i vincitori.
Un programma di lavoro iniziato a febbraio, 80 gli studenti partecipanti, 10 le scuole, 4 regioni coinvolte, 11 le squadre in gara. I vincitori, che potranno partecipare all'accelerating program, sono Vittorio Marrè, Mohamed Amine Errachidi, Alex De Vincentis, Alice Peruzzi, Chiara Briglione, Isabella Morri, Nicole Cecchini, Sternativo Sofia, Palma Dario Rocco e Di Nino Michael. Riconosciuta anche una ‘Honerable mention’ a Tesei Richard, Benedetti Riccardo, Alice Pilch, Anita Baronciani, Sofia Sternativo, Justine Ciccarelli, Nichole Cecchini, Maria C. Antonioli, Bernardini Lavinia e Trisolino Martina che andranno in Parlamento europeo.
"A febbraio abbiamo esplorato assieme agli studenti il legame tra arte, territorio e cittadinanza; ad aprile il digitale; a maggio il rapporto natura-tecnologia; ad ottobre abbiamo intrecciato arte e tecnologia immaginando nuovi modi di vivere anche la cultura – spiega Francesca del Conte, presidente WAYouth -. Il progetto si è concluso con 3 giorni intensi di laboratori".
Un’iniziativa per non limitarsi a quello che già conosciamo ma invita a guardare oltre, per esplorare, discutere e trovare soluzioni per riconoscere il valore del nostro ruolo nella società. Cittadinanza attiva, disinformazione digitale e politica europea, questi i macro temi su cui gli studenti hanno lavorato.
Tre i laboratori principali: ‘Oltre lo stigma’ in cui il lavoro era di pensare a come utilizzare al meglio le ore di educazione civica nelle scuole; ‘Oltre il velo’, per sensibilizzare contro la disinformazione da fake news, infine ‘Oltre il presente’ dove si è pensato ad un manifesto da presentare in Parlamento per cambiare il futuro.
Un’iniziativa che ha coinvolto Pesaro e la Fondazione Wanda di Ferdinando ETS. "Questo percorso è in linea coi nostri valori per rendere ogni persona libera di studiare, esprimersi e creare spazio di azione con l’altro", sottolinea Federica Maria Panicali, presidente Fondazione Wanda di Ferdinando.