Pesaro, 30 luglio 2022 - Il festival della pizza Rossini a Pesaro, in piazzale Matteotti, si è svolto comunque nonostante la pioggia. Un evento che ha riscontrato un grande successo sin dalla sua partenza giovedì (tra le 400 e le 500 pizze sfornate) e che accompagnerà i pesaresi fino a domani: si potrà dunque ancora gustare la classica Rossini pesarese fatta dal ristorante "C’era una volta". Il tutto accompagnato dal contest per la "migliore Rossini home made", il laboratorio per bimbi "la mia prima Rossini" e la gara a chi mangia più Rossini, terminando poi domani con l’elezione della miglior pizza Rossini della città per le categorie: al taglio, al piatto e da colazione.
"Un omaggio ad una grandissima pizza che è ormai diventata un simbolo della pesaresità. Anche chi viene da fuori ed è scettico dopo averla provata se ne innamora", afferma Ugo Betti, organizzatore dell’evento che poi racconta la storia dell’origine di questa pizza: "Gli ingredienti nascono dalla cucina di Rossini che aveva sempre delle uova ed utilizzava spesso una salsa simile alla maionese per condirle. Non si sa chi l’abbia inventata, quello che si conosce è che nasce come piatto per una colazione salata, grande 12/13 cm, con uno stuzzicadenti e un cappero al centro, poi con il tempo è stata fatta in ogni sua forma e varietà".
Gilberto Petroccione, titolare del "C’era una volta" ci racconta invece come sta andando e da dove nasce questa collaborazione con il festival: "Per noi che siamo dei pizzaioli questo evento serve per rendere la città ancora più turistica da un punto di vista culinario e cosa c’è di più tipico a Pesaro da mangiare se non la Rossini? Infatti oltre ai pesaresi ieri c’erano molti turisti. C’è chi è venuto da San Benedetto del Tronto solo per questo evento, ma a mangiare la Rossini, e ad apprezzarla, c’erano anche turisti di Brescia, Milano e comunque tanti dal fuori regione. Insomma, la pizza che fuori di qui fa discutere, alla fine conquista tutti o quasi al primo assaggio.
E Petroccione racconta qualche aneddoto sui "mangiatori" di Rossini: "C’è ancora chi magari storce il naso ma poi cambiano tutti idea. Ricordo quando c’era la leva e i militari venivano da noi al ristorante... pensavano fosse una crema e quando gli dicevi che era maionese erano titubanti, così noi gliela mettevamo lì in un angolo e alla fine se la mangiavano sempre tutti volentieri".