Ferrovia, i Cinque Stelle all’attacco: "Assurdo toglierci 1,8 miliardi"

Tre rappresentanti dei Cinque Stelle pesaresi denunciano il rischio di perdere un finanziamento di 1,8 miliardi di euro per Pesaro, minacciando azioni per difendere il progetto e lo sviluppo del territorio.

Ferrovia, i Cinque Stelle all’attacco: "Assurdo toglierci 1,8 miliardi"

Da sinistra: Lorenzo Lugli, Francesca Frenquellucci e Mauro Rossi espongono cartelli espliciti

"Troviamo assurdo che la Regione Marche e il Governo rischino di farci perdere un finanziamento stabilito dal governo Draghi di 1,8 miliardi di euro destinati al nostro territorio. Sarebbe un danno enorme, un’occasione di sviluppo che non possiamo permetterci di perdere". Lo affermano tre rappresentanti dei Cinque Stelle pesaresi: l’assessora Francesca Frenquellucci, il consigliere comunali Lorenzo Lugli e Mauro Rossi (Promotore del Comitato arretramento ferrovia): "Come possiamo tollerare – proseguono – che la giunta regionale preferisca sacrificare un’iniziativa tanto innovativa e dalle enormi ricadute positive su trasporti, turismo, occupazione e tutta l’economia locale? È inconcepibile che si venga meno agli impegni assunti, condannando un territorio che chiede maggiori connessioni con l’Europa a rimanere piccolo e arretrato, privo delle infrastrutture e

dei progetti all’avanguardia che merita? Dobbiamo forse pensare che la giunta regionale preferisca penalizzare una città come Pesaro, che resiste alle lusinghe di una certa destra politica che risponde sottraendo risorse? CI opponiamo con forza questo atteggiamento miope e dannoso per il nostro futuro. Abbiamo un’idea ambiziosa, un progetto che avrebbe messo Pesaro all’altezza delle maggiori città italiane, e non possiamo permettere che ci venga portato via così, senza colpo ferire. È nostro dovere reagire per difendere gli interessi della nostra terra e ottenere ciò che ci spetta di

diritto. Non possiamo rassegnarci a questa ennesima sottrazione operata da una destra incapace di visione e sensibile solo agli interessi di parte. Facciamo valere con determinazione le nostre ragioni – concludono – non molleremo finché non verrà garantito il finanziamento di questo progetto. Se lo diciamo lo facciamo".