MARCO D’ERRICO
Cronaca

Massacrata dal marito, l’autista con precedenti. Voleva silenzio per dormire

La vita di Ezio Di Levrano, dal Salento a Saltara: era appassionato di barche e mare. Primi anni felici con Ana Cristina, poi la coppia si incrina e iniziano le botte. Lui finì dentro per spaccio

Saltara (Pesaro), 8 settembre 2024 – Era conosciuto nel mondo del porto e delle barche in Puglia, a Brindisi, sua città di origine, che aveva abbandonato da diversi anni per trapiantarsi nella nostra provincia. Ezio Di Levrano, 54 anni, il presunto assassino della moglie, Ana Cristina Correia, 38 anni, massacrata a coltellate in casa davanti ai tre figli, ha vissuto prima nella zona di Marotta, quando nel 2004 è stato arrestato per traffico di droga dalla Polizia di Stato. Poi si è trasferito in altre zone del Fanese. infine, dopo un annuncio pubblicato sui social a febbraio scorso, è approdato a Saltara, dove da qualche mese viveva con la consorte e i tre figli, in una casa di proprietà della Curia, nel cuore del borgo antico, accanto alla scuola media e a poca distanza dalla caserma dei carabinieri.

Ana Cristina Correia, 38 anni, massacrata a coltellate dal marito di 54 anni, Ezio Di Levrano
Ana Cristina Correia, 38 anni, massacrata a coltellate dal marito di 54 anni, Ezio Di Levrano

I vicini, qualche giorno fa, erano stati svegliati in piena notte dalle grida disperate della moglie dell’uomo, che chiedeva aiuto dicendo di essere stata picchiata. Un fatto insolito nella placida cittadina arroccata sulle colline, dove non succede quasi mai niente. Un episodio che ha destato apprensione nel centro storico, dove quasi tutti conoscevano la famigliola. Il figlio più grande, di 14 anni, frequentava l’oratorio, mentre sua madre andava tutti i giorni alla tabaccheria del paese a comprarsi le sigarette.

E’ descritta come una donna espansiva e sempre allegra. Ezio Di Levrano appariva invece più riservato e si vedeva meno in giro. Non sopportava però i rumori di un circolo ricreativo, che si trova proprio sotto le finestre della sua abitazione, tanto che una sera si è presentato all’interno chidendo ai gestori di abbassare il volume della musica.

Femminicidio di Colli al Metauro, le indagini dei carabinieri chiamati dai vicini di casa della donna uccisa (foto Luca Toni)
Femminicidio di Colli al Metauro, le indagini dei carabinieri chiamati dai vicini di casa della donna uccisa (foto Luca Toni)

Autista di pullman a lunga percorrenza, aveva ovviamente la necessità di riposare. Sui suoi profili social, traspare la passione per il mare e per le imbarcazioni, che aveva coltivato sin da bambino nella cittadina pugliese, dove alcuni lo ricordano quando frequentava le scuole medie. Poi ha tagliato i ponti, trasferendosi nelle Marche circa 20 anni fa.

Una nuova vita, forse cercando un posto di lavoro che al sud non avrebbe trovato facilmente, ma invece cominciano i primi guai con la giustizia. Finisce infatti in manette nell’ambito di una vasta operazione della Questura di Ascoli Piceno che, nel novembre del 2004, con l’impiego di 150 agenti smantella un gruppo italo-albanese dedito al traffico di stupefacenti.

Qualche anno dopo, nel 2010, l’uomo pare rimettersi sulla retta via. Si sposa con la brasiliana Ana Cristina Correia e lavora presso una ditta di trasporti, dove fa l’autista. La coppia vive con i figli e, almeno i primi anni, pare che il rapporto funzioni. Poi le cose precipitano, forse per l’eccessiva gelosia di lui, forse per i problemi economici. Fino al tragico epilogo.