Pesaro, 29 gennaio 2016 - Mille persone, forse più, hanno partecipato ieri al funerale di Federico Corsini, il ventenne morto sabato scorso, vittima insieme all’amico Claudio Costagliola dell’incidente d’auto al Curvone.
Al termine della funzione religiosa, quando gente di ogni età si è ritrovata fuori dalla chiesa di San Terenzio a Cattabrighe (FOTO) attorno al feretro, il padre di Federico, visibilmente commosso per la straordinaria partecipazione, ha ringraziato tutti. «Grazie di essere qui, grazie a tutti voi» ha detto Luca Corsini, facendosi portavoce anche del pensiero di mamma Anna Maria, dell’altra figlia Ljcia e di nonna Novella.
La liturgia, celebrata da don Graziano insieme a padre Valerio, è durata un’ora e tre quarti scandita, tra il rito e i canti, da una commovente staffetta di testimonianze, dimostrazione concreta dell’affetto riversatosi sui parenti di Federico e col papà di Claudio Costagliola seduto al fianco dei genitori di Fede. Il mosaico di aneddoti e pensieri condivisi pubblicamente è iniziato con il ricordo dei compagni di scuola di Federico ed è finito, a sorpresa dei presenti, con un video.
In mezzo la struggente lettera scritta da nonna Novella, i pensieri di Ljcia, quelli di Tom, amico carissimo di Federico e infine il ritratto fatto dalla Compagnia del Circolo di Tre Ponti e dall’amica d’infanzia Martina. La classe del liceo artistico Mengaroni, era riconoscibile perché seduta in prima fila con indosso la t-shirt dalla scritta “wish you were here” e la solare foto di gruppo, fatta tutti insieme prima dell’ultima lezione.
Ha letteralmente sorpreso invece lo spezzone di filmato, proiettato dagli amici di Federico, sullo schermo fisso collocato a destra dell’altare. Per una manciata di minuti Federico è tornato a cantare, duettando con padronanza e talento, insieme ad una coetanea un brano in inglese. Il mezzo ha mostrato, a chi non avesse visto personalmente Federico dilettarsi nel canto, l’energia dirompente del giovane nato e cresciuto a Cattabrighe. Tanto che un anziano del quartiere, preso da un sussulto quando il video è finito nell’applauso generale, scuotendo la testa ha espresso lo sgomento di tutti: «Vent’anni sono pochi, troppo pochi».
Tanto è vero che frate Daniele, ora ad Assisi, legato alla famiglia Corsini ha inviato una preghiera scusandosi con Dio per «la rabbia che attanaglia il cuore e l’incapacità di una preghiera che sia fiduciosa», mentre la signora Novella, ultra ottantenne, rivolta al nipote ha detto: «Fedi, amore mio, come si può finire la vita a vent’anni? Mi scoppia il cuore. Eri buono, educato, bello fuori e dentro. La casa è vuota. Come faccio senza di te? Dimmelo. Fedi per me sei un figlio – ha continuato nel silenzio attonito –, sarai sempre con me. Penso ai tuoi genitori, posso capirli, non sarà facile. Ti immagino: canterai a squarciagola. Mi sento morire. Siamo troppo disperati per capire questo disegno divino. Forse Dio aveva bisogno di due angeli come siete tu e Claudio (Costagliola): ci rincontreremo presto». Durante la messa più volte il pensiero è volato «al buio che sovrasta le comunità attorno ad entrambe le famiglie, Corsini e Costagliola», ma don Graziano l’ha ripetuto più volte: «La vita non è tolta, è trasformata».