"Fano-Grosseto: si pensi alla sicurezza"

Ciccolini e Belpassi: "O si parte subito da Santo Stefano di Gaifa oppure si garantiscano i centri urbani attraversati"

"Fano-Grosseto: si pensi alla sicurezza"

"Fano-Grosseto: si pensi alla sicurezza"

"Siamo tutti fermamente convinti di volere la Fano-Grosseto, ma non a discapito della sicurezza dei territori": la voce dell’Alta Val Metauro è univoca, e dopo i sindaci di Mercatello sul Metauro e Fermignano anche i primi cittadini di Urbania e Peglio fanno eco ai colleghi. Al centro del contendere l’aumento del traffico veicolare riversato sulla viabilità ordinaria che porterebbe a transitare nella strada provinciale metaurense altri 2.500 veicoli stimati, che si aggiungono agli oltre 10mila che giornalmente transitano, ad esempio, tra Urbania e Fermignano.

"La Fano-Grosseto è la più grande incompiuta del centro Italia – spiega il sindaco di Urbania Marco Ciccolini – è comprensibile che sia difficile trovare tutte le risorse per questa incompiuta in una sola tranche, perciò capisco che se si vada avanti a step: è un qualcosa di cui si è presa coscienza qualche anno fa quando ci si è resi conti che il project financing sarebbe stata una via non percorribile. Lì nasce l’idea di andare avanti con piccoli ma significativi interventi".

Ma ora come si procede?

"Sull’apertura della Guinza siamo tutti concordi, anche se in una situazione deficitaria come quella prospettata. Meglio così che niente. Le soluzione che vedo sono due: o si sale per lotti funzionali da Santo Stefano di Gaifa oppure, se si vuole aprire la galleria, vanno mesi in sicurezza i centri urbani. Non è pensabile aprire la galleria e immetere il traffico su una strada dove giornalmente transitano già più di 10mila veicoli al giorno, molti dei quali pesanti. Tra l’alta val Metauro e l’alta valle del Foglia si muove il motore economico dell’entroterra, a servizio di imprese che danno lavoro a migliaia di persone. La strada attuale è già sotto pressione, rischiamo tanti incidenti ed anche dei morti. Ad esempio, la provinciale ad Urbania passa in mezzo alla città, non è piu una circonvallazione come cinquant’anni fa".

Urbania ha anche avuto un precedente in questo senso...

"I durantini conoscono bene cosa vuol dire riversare il traffico sulle strade interne, come ai tempi della chiusura del ponte dei Conciatori. La variante pensata per Urbania (della quale è già stato approvato il progetto definitivo) serve proprio a questo, per evitare un tratto delicatissimo di strada. Per tutti questi motivi dico andiamo avanti sì con la galleria ma diamo priorità alle circonvallazioni e i bypass dei centri urbani. I sindaci non vogliono mettersi contro al progetto ma devono pensare alla propria comunità: non è un discorso politico o partitico, ma di sicurezza".

Anche Cristina Belpassi, sindaco di Peglio, è sulla stessa lunghezza d’onda: "La sicurezza non può passare in secondo piano. Già ora, col fatto che non esiste una viabilità alternativa, capita spesso che, in seguito a un incidente, si chiuda la strada per alcune ore. Pensiamo cosa può succedere dirottandoci anche un maggior volume di traffico. Penso, ad esempio, alla mia frazione di San Giovanni in Petra, dove vive una parte importante della nostra popolazione: la strada separa l’abitato da chiesa e cimitero, luoghi centrali per quella comunità".

Andrea Angelini