
Il mimo Matteo Cionini
Cinquanta minuti di spettacolo agganciati alla gestualità di Matteo Cionini, “mimo non convenzionale“. In che senso? Vi troverete davanti ad un mimo che parla e la cui espressività sarà a più voci. Addirittura? Già. Prima di addentrarci senza scoprire troppo dello spettacolo ricordiamo l’appuntamento: “Voice over“ di Matteo Cionini andrà in scena oggi, alle ore 21, a Valle Gaudia, la casa teatro a Monteluro di Tavullia, cofondata dall’attrice Clio Gaudenzi e dai maestri burattinai Francesca Montanari e Yoan de George. Per chi non fosse già stato a Valle Gaudia, spazio di creazione ed ispirazione per spettacoli; per seminari di arte scenica, residenze artistiche, nata a giugno 2022 si annoti l’indirizzo – Cava della Rena 38, Monteluro di Tavullia – e il telefono per prenotare o chiedere informazioni: 320 914 5949. Come sempre, in perfetto stile “Mestieri misti“ l’ingresso sarà ad offerta libera e consapevole. Matteo Cionini è attore, mimo, performer, regista e pedagogo. Laureato al Dams di Bologna, alla Scuola Superiore di Nouveau Cirque “Galante Garrone” di Bologna e alla Performing Arts University di Torino dal 2007 porta i suoi spettacoli ovunque nel mondo: dall’Europa alla Thailandia, all’Australia. Dal 2015 è titolare del Corso Professionale di Mimo presso l’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice, una delle più importanti scuole di Teatro Fisico in Italia. Dal 2008 insegna mimo e teatro fisico attraverso seminari per adulti. Cosa che farà, anche questa mattina, a Valle Gaudia. "Sì – conferma Cionini, per la prima volta a Valle Gaudia – terrò un seminario di base per potenziare l’espressività del corpo in scena, a cominciare dalla grammatica del movimento". "Mimo parlante" non le sembra un ossimoro? "Già. Volevo proprio contrastare un cliché ponendo a me stesso, mimo con 20 anni di esperienza, una domanda". Quale? "Se un mimo incontra la parola che succede?". Bella domanda. "Dal gioco sono finito dentro uno spettacolo molto più profondo di quanto mi potessi attendere. Perché è facile scoprire dentro di noi molte voci, non una. E’ un viaggio all’interno dei paesaggi del corpo e della psiche umana, alla ricerca di un equilibrio sempre più difficile da trovare".
Solidea Vitali Rosati