ALESSIO ZAFFINI
Cronaca

Errore sul cartellone a Pesaro: apostrofo di troppo per l’istituto che vuole educare

Lo ‘Ies Dini’ si difende: “Gli inciampi capitano, ma dalla nostra scuola sono usciti tanti studenti soddisfatti”. Ma i social si scatenano

Il cartellone con l’errore grammaticale in via La Marca a Pesaro

Il cartellone con l’errore grammaticale in via La Marca a Pesaro

Pesaro, 18 agosto 2023 – Un paradosso è una frase che, per il modo in cui è espressa, appare distante dal ragionamento comune e quindi risulta per molti versi sbalorditiva ed estraniante.

Paradossale, però, è anche il cartellone pubblicitario apparso a Pesaro, in fondo a via La Marca, dello ‘IES Dini’, ossia l’Istituto di Educazione Scolastica che, per guidare nuovi studenti attraverso la scelta dei vari indirizzi scolastici ed universitari, pone una domanda scritta a grossi caratteri, nel manifesto stesso: “Qual’è il percorso più adatto a te?”. E qui casca l’asino: a balzare all’occhio di molti passanti e cittadini, infatti, è stato proprio quel "qual’è", errore grammaticale assai comune, ma che scritto grande mezzo metro, ovviamente, lascia sbigottiti.

In più, poi, se è contenuto all’interno di un cartellone pubblicitario che si propone di orientare e aiutare nella scelta degli indirizzi di studio, oltre a fare corsi di formazione agli studenti stessi.

La giusta dicitura è "qual è", senza apostrofo, poiché si tratta di apocope vocalica, ossia la caduta della vocale alla fine di una parola a favore di un’altra, e non di elisione, cioè l’unione di due parole attraverso l’apostrofo. Ma IES Dini non è estraneo ad errori di questo tipo: già due anni fa, infatti, un altro "peccatuccio" grammaticale nella frase "Stai sereno, al diploma ti ci accompagnamo noi", dove al verbo mancava una "i".

“Non ci fa piacere questa cosa, abbiamo già avuto molte segnalazioni – commentano dallo IES –. Quelli che puntano il dito su errori del genere non sanno che dietro ci può essere un refuso o un inciampo da parte dei vari passaggi che compongono la creazione di un cartellone pubblicitario. Dalla nostra scuola sono uscite tante persone, anche molto soddisfatte, ed è quindi sbagliato giudicare il nostro lavoro in base ad una sciocchezza del genere. A noi, ovviamente, dispiace, perché un errore è un errore, ma non è giusto che si venga così attaccati".

Insomma, gli errori si fanno, e li fanno tutti, è indubbio, ma, leggendo alcuni commenti su Facebook, una cosa è sicura: i paladini della grammatica, in diversi casi, sono quelli che sbagliano di più.