Pesaro, 31 gennaio 2025 – Un altro che rinuncia a bere tranquillo un caffè con un amico per inseguire e placcare un delinquente. Era successo nel dicembre 2023, con il pusher bloccato in viale Aldo Moro, davanti allo Zanzibar. Il bis mercoledì sera, in pieno centro, piazza Lazzarini. Protagonista stavolta è un pesarese di 49 anni, Filippo Cecchini, padre, lavora nel commercio, in passato ha fatto qualche corso di arti marziali.

Filippo, cominciamo dall’inizio...
“Stavo prendendo un caffè al ’101’, il bar davanti al teatro Rossini. Mi fumavo una sigaretta. Ero fuori che parlavo col mio amico quando ho sentito urlare, forte, una signora, sulla sessantina, era seduta su una panchina, in via Curiel: ’Aiutatemi, mi hanno rubato il portafogli’. Ho visto uno fuggire e un altro che lo inseguiva”
Com’era il tipo che fuggiva?
“Un tipo sui 40, felpa colorata e tuta. L’ho intravisto davanti ad Harnold’s che correva verso via Venturini”.
Ti sei messo a rincorrerlo, non avevi paura che potesse essere armato?
“Con l’adrenalina che avevo dentro, a certe cose non ci ho pensato, d’istinto mi è venuto da seguirlo. Poi, ho fatto un po’ di arti marziali, anni fa”.
Poi...
“Lo vedo che corre in via Venturini, gira in via dell’Arco, con me nel frattempo c’era l’altro ragazzo. Con la coda dell’occhio, perché lo scippatore aveva un bel vantaggio, l’ho visto entrare nella chiesa di Santa Lucia, tra via dell’Arco e via Passeri. A quel punto ho detto al ragazzo che era con me ’chiama il 112’... Sono entrato nella chiesa, ho visto i movimenti, ma ho deciso di aspettarlo fuori... Infatti poco dopo il tipo è uscito, ho cercato di bloccarlo, mi ha spinto, mi sono preso una gomitata nello sterno, ed è fuggito di nuovo. L’ho inseguito per via Passeri, tornavamo verso il centro... Urlavo alla gente di bloccarlo, alla fine l’ho placcato davanti all’ottica Ciaroni. L’ho immobilizzato tra la vetrina e il muro fino all’arrivo della polizia”
Lui, ha detto qualcosa?
“No, io gli ho chiesto di tirare fuori le cose che aveva rubato, ’le ho lasciate in chiesa’, mi ha detto, ma lo tenevo bloccato, poi la polizia gli ha trovato il portafogli della donna e so che lo stavano cercando perché aveva derubato anche una ragazza tra la stazione e il Miralfiore”.
Hai valutato il rischio corso?
“Sì, però mia sorella ha un negozio in via Curiel, siamo commercianti, quella zona non è bella, abbiamo già chiesto in Comune e Prefettura maggiori controlli, ma non bastano, troppi bivacchi, ubriaconi ecc.... Serve più illuminazione, telecamere, e controllare di più chi staziona lì”.
Questo però non è di qui, veniva da Senigallia...
“Non so... Aveva dei calzetti bianchi insanguinati. Mi pareva un tipo un po’ pericoloso. Comunque: nonostante tutto, la zona è migliorata rispetto a due anni fa, qualcuno è stato allontanato, ma non basta mai, la galleria Roma per loro è un riparo, d’inverno e d’estate, e nel supermercato vicino trovano birre dalla mattina alla sera...”
Prima volta che fa una cosa del genere?
“Sì, ho seguito l’istinto di aiutare quella donna rimasta senza portafogli, poi gliel’hanno restituito, l’ho vista in questura, mi ha ringraziato. Idem la ragazza della stazione”.
In questi casi, il sindaco ci tiene a premiare il senso civico, con encomi e simili, cosa ne pensi?
“Mah, non è che l’encomio mi interessi più di tanto...L’importante è essere riuscito a risolvere, se ieri invece che in due eravamo di più sarebbe stato tutto più facile”.
Insomma, lo rifarebbe?
“Certo che sì”.