REDAZIONE PESARO

Erasmo da Rotterdam e l’amico urbinate

Il libro "Amicizie Rinascimentali" di Romano Ruggeri esplora il legame tra Erasmo da Rotterdam e Polidoro Virgili, due eruditi del passato, attraverso preziose lettere e riflessioni sull'umanesimo.

Il libro "Amicizie Rinascimentali" di Romano Ruggeri esplora il legame tra Erasmo da Rotterdam e Polidoro Virgili, due eruditi del passato, attraverso preziose lettere e riflessioni sull'umanesimo.

Il libro "Amicizie Rinascimentali" di Romano Ruggeri esplora il legame tra Erasmo da Rotterdam e Polidoro Virgili, due eruditi del passato, attraverso preziose lettere e riflessioni sull'umanesimo.

Si può parlare di un’amicizia di cinque secoli fa tra un italiano e un olandese con uno sguardo attuale? Sì: ne è la prova l’ultima fatica letteraria dell’urbinate Romano Ruggeri, già docente di storia del Rinascimento alla Carlo Bo, che ha recentemente pubblicato “Amicizie Rinascimentali“, un volume dedicato all’intenso e profondo rapporto di stima e affetto tra due grandi di qualche secolo fa. Parliamo di Erasmo da Rotterdam, teologo e umanista, e Polidoro Virgili, urbinate, anch’egli umanista ma celebre tra i suoi contemporanei per essere stato un diplomatico prestato alla storiografia.

Entrambi soggiornarono infatti in Inghilterra, e Virgili, per la sua cultura e eccellenza nelle lettere (aveva già scritto vari libri), venne incaricato dal re Enrico VII di compilare la prima storia completa dell’Inghilterra.

Un’opera che lo rese celeberrimo nel regno oltremanica, ma non molto nella sua patria. Ad ogni modo, Ruggeri raccoglie e analizza tutto il lungo rapporto tra i due eruditi, e lo fa grazie a un preziosissimo corpus di lettere (dieci per l’esattezza) giunte fino a noi, riportate in originale latino con traduzione a fronte nel libro. Abbiamo così modo di entrare nell’intimità della loro amicizia, con dettagli personali e curiosi, ma anche e soprattutto con i discorsi più alti e intellettuali, approfonditi e spiegati nella parte centrale del volume, dove Ruggeri racconta della “Respublica Literarum“, una sorta di intreccio invisibile che legava tutti i grandi dotti dell’epoca, in nome di quello che resterà alla storia come umanesimo.

Giovanni Volponi