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Ecografia gratis, ma il posto non c’è. Pozzi e la moglie contro il Cup

L’assessore comunale, presto papà del suo primo figlio, racconta la sua disavventura con il sistema sanitario "Dopo diversi tentativi falliti siamo andati dal privato pagando 280 euro". E sui social divampa la polemica

Una tenera immagine dell’assessore Riccardo Pozzi con la moglie Irene Ciaffoncini in dolce attesa

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Pesaro, 22 agosto 2024 – "Breve storia d’amore non corrisposto tra Irene, Riccardo e il Cup della Regione Marche". Inizia così il post pubblicato dall’assessore comunale Riccardo Pozzi, tra poco papà, che se la prende con il servizio di prenotazione della Regione Marche. Sua moglie Irene ha tentato, senza riuscirci, di prenotare le ecografie offerte dal servizio sanitario nazionale. Si tratta di esami, come la morfologica, che devono necessariamente essere fatte in determinate settimane di gravidanza e che, per loro natura, non possono essere anticipate o rimandate a seconda delle disponibilità delle liste di attesa.

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"Prima chiamata due mesi fa – si legge nel post –: ‘non c’è posto nel periodo indicato, riprovi o vada dal privato’. Prova e riprova ma il posto non esce e quindi andiamo dal privato. Per la morfologica di settembre? Stessa risposta con in più una mail di reclamo all’urp. Conclusione: Andremo dal privato. Euro 280 vs Euro 0". Anche per l’ecografia da fare a dicembre stessa risposta: "non c’è posto nel periodo indicato". E per Irene non si profila neppure la possibilità di entrare nelle liste di attesa ossia le cosiddette ‘liste di presa in carico’.

Nel post di Pozzi viene riportata la risposta data a questo proposito da parte dell’operatrice del Cup. "Signora, alle liste non può accedere perché comunque abbiamo due date disponibili, ma non quando le deve fare lei". E la situazione dell’assessore Pozzi e di sua moglie Irene è quella in cui si trovano tante coppie. E infatti, i commenti di solidarietà in risposta al post su facebook sono piovuti a decine. "Come noi immagino quasi tutte le coppie che aspettano un bambino si trovano in questa situazione – commenta l’assessore Pozzi –. Nel caso di tante famiglie doversi rivolgere al privato diventa un aggravio importante".

"Cara Irene – è uno dei commenti di solidarietà espressi in risposta a Pozzi -, sfondi un portone spalancato! Pensare che a 10 chilometri da te questa situazione è assolutamente impensabile fa rabbrividire. E poi, scusa, vogliamo parlare dei reparti? Mi dici quale è la prima terapia intensiva neonatale che avete a disposizione? Questa situazione è fuori da ogni dignità delle mamme, dei papà, dei bambini e delle loro famiglie".

"Sono 15 mesi che tento, inutilmente, di prenotare una mammografia ed ecografia ed ogni volta mi sento rispondere che non ci sono date disponibili – fa eco un’altra utente –. Nel frattempo la prima impegnativa è scaduta ed ho dovuto rifarla dal mio medico. Come andrà a finire? Che in autunno dovrò andare da un privato".

a.m.