"Pratelli d’Italia vediamoci tutti, noi parenti, al ristorante". Detto, fatto. Nel grande salone del Cavaliere di Montecalvo in Foglia si sono trovati in 145. Tutti discendenti da un solo capostipite: Andrea Pratelli, mezzadro, classe 1877. Del resto carta canta: alle spalle della partecipata tavolata, Michele Matteucci Pratelli (foto) e il cugino Pier Marco hanno realizzato un gigantesco albero genealogico, che per farlo stare intero, è servito uno striscione di quattro metri. "Tutti possono risalire indietro nel tempo fino al nostro trisavolo Andrea. L’albero è aggiornato al 27 novembre 2022 – spiega Michele, promotore dello straordinario raduno soprannominato “Pratelli d’Italia“ –. Il più piccolo di noi è Gabriele di soli 5 mesi, il più grande ha 90 anni. Andrea Pratelli si sposò con Daria Bellazzecca, classe 1883, ed ebbero 8 figli. Originari di Montefiore Conca, i miei trisavoli si spostarono a Rio Salso di Tavullia, nel ’900. Ma ora abbiamo parenti ovunque: la maggior parte vive tra Tavullia, Cattolica, Morciano di Romagna, Rimini e Faenza. Ma una trentina di Pratelli li abbiamo anche in Francia". Solo fare la fotografia, a fine pranzo, è stato un atto eroico.... "Anche il grafico non è stato uno scherzo – dice, ridendo –. Siamo stati tutti molto contenti dell’esito. Se siamo riusciti a ritrovarci è stato anche merito di un pool di cugini tra i 30 e i 40 anni, agevolati dai social: tra chat whatsapp e facebbook la ramificazione è stata molto efficace. Abbiamo rintracciato tutti i discendenti degli 8 figli di Andrea e Daria". Come è venuta l’ idea? "Durante le veglie davanti al fuoco amavo ascoltare le storie di mio nonno sulla sua “grande“ famiglia – conclude –. Tanti lo venivano a trovare, ma tanti altri li avevo solo sentiti nominare. Fino a che lui è stato vivo, con gli altri cugini, abbiamo chiesto a nonni e bisnonni: senza di loro risalire a tutti sarebbe stato impossibile".
Solidea Vitali Rosati