
Ecco i turisti, ma l’ufficio informazioni è chiuso
Turisti senza informazioni a Urbino. L’ufficio Iat, di fronte a Palazzo Ducale, gestito dalla Regione, è chiuso nei week end. Come le banche. Riapre il lunedì, ma l’addetta lavora in smart working. Cioè il turista la deve chiamare a casa. Ed è così anche per il martedì. Risponde sempre dal domicilio. E’ ovvio che qualcuno le ha detto di poterlo fare. L’ufficio riapre il mercoledì, giovedì e venerdì, fino alle 13. Poi quando arrivano i turisti, chi deve informarli non c’è, da regolare contratto. In compenso, un ufficio informazioni è stato aperto al Centro commercio del Consorzio, al bivio della Croce, ed è ovviamente vuoto. Se n’è avuta conferma anche ieri con l’arrivo dei turisti spinti anche dalle giornate del Fai, beneficiando tra l’altro di un cielo e di una temperatura ideale. Il trenino turistico ha avuto i suoi passeggeri, la Galleria Nazionale e gli oratori hanno registrato diversi gruppi e un discreto afflusso. I volontari Fai hanno chiuso i quattro luoghi aperti con un bilancio positivo. Tutto bene, eccetto l’ufficio Iat, situato da sempre in un punto strategico per ottenere piantine, orari, numeri e riferimenti. Se solo fosse aperto, sarebbe un grande vantaggio. La sua chiusura ha origine dal fatto che la Regione non assume da ormai diversi anni alcun dipendente da destinare a Urbino. Ci sono stati nel tempo una collaborazione con Urbino Servizi, conclusasi ormai diversi anni fa, poi alcuni stagisti e alcuni dipendenti con contratto part time di pochi mesi (che tuttavia lasciavano scoperti i weekend) e, da ultimo, una convenzione con la Pro Loco di Urbino che ha avuto inizio nella primavera 2021 e, con alcune pause, è durata fino all’8 gennaio di quest’anno. Grazie a quest’ultimo accordo la Regione, tramite il Comune, ha affidato il completamento di tutti i turni vuoti (con orario continuato) ad un team di giovani che la Pro Loco ha selezionato per capacità linguistiche e di rapporto col pubblico e costantemente formato con seminari in presenza e online sulle realtà museali e turistiche del territorio.
Dal 9 gennaio però la convenzione non è stata rinnovata e lo Iat ha interrotto le aperture nei weekend e ha richiuso nelle pause pranzo, contando oltre alla dipendente storica, anche un’addetta temporanea. Quest’ultima ha però cessato il servizio alla fine di febbraio, per cui ecco che da marzo l’ufficio presenta gli orari attuali. Il lunedì e il martedì il cartellino affisso alla porta informa che si può chiamare al telefono, in quanto l’addetta risponde in smart working da remoto. Gli altri giorni invece i turisti vengono invitati a chiamare o recarsi presso gli infopoint comunali, situati uno al Mercatale, l’altro al Consorzio. Ma se per un’informazione telefonica l’ubicazione è indifferente, difficilmente un turista che è appena arrivato in centro tornerà fuori per 2 chilometri di saliscendi per prendere una cartina o una brochure. Lo testimonia il punto informazioni del Consorzio, che anche ieri è stato quasi sempre vuoto.
Giovanni Volponi