Non era mai accaduto, a memoria d’uomo, che gli stipendi degli infermieri non fossero pagati il 27 del mese. Ed è la ragione per cui molti di loro non erano abituati a farsi grandi problemi per anticipare soldi o far fronte alle spese. Sorpresa e rabbia, dunque, qualche giorno fa, quando molti infermieri hanno dovuto constatare che l’estratto conto era rimasto desolatamente invariato, se non, in qualche caso, addirittura in rosso. Subito sono partite le segnalazioni ai sindacati e all’azienda sanitaria, per capire cosa fosse successo, e, soprattutto, per sapere quanto tempo avrebbero dovuto aspettare. Oltretutto non si capiva perché i dipendenti dell’ex azienda ospedaliera Marche Nord (Pesaro e Fano) fossero tutti stati pagati nei tempi giusti, mentre quelli dell’ex area vasta o dei servizi del territorio, in molti casi, no.
"Tutto questo – dicono alcuni di loro – ha causato a volte degli scoperti nel conto corrente. I pagamenti rateali o del mutuo spesso vanno giù a fine mese". Insomma, problemi non di poco conto, per restare in tema. Va detto che la banca ordinante dell’Ast1 è Intesa San Paolo, quindi tutti i dipendenti che avevano il conto con Intesa sono stati pagati nei tempi previsti, mentre ad avere problemi, comunque mai verificatisi prima, sono stati gli altri. Alle richieste di chiarimenti sono seguiti gli incontri con i dirigenti, i quali avrebbero parlato di un "disguido tecnico" che si è risolto in capo a qualche giorno, cioè il 29, quando ormai le proteste erano montate. Sostanzialmente, si è detto, il problema del 25 festivo ha fatto sì che il mandato di pagamento sia slittato al 26 e di conseguenza alcuni istituti di credito siano riusciti ad eseguirlo non prima del 29. "Ma questo non è un disguido tecnico – dicono gli infemieri –: è stata una mancanza da parte dell’Ast. Sapendo che il 25 era festa avrebbero dovuto anticipare il pagamento al 24, così la banca avrebbe potuto eseguire il mandato. Non giovano le incertezze in momenti come questo".
ben.i.