ROBERTO DAMIANI
Cronaca

"Dovevo operarmi di cataratta, mi hanno rinviato tutto a fine 2023"

La protesta di una pensionata di 73 anni di Fano certa di avere l’intervento agli occhi a settembre. Ma il primario Giacomo Pellegrini risponde: "La colpa non è nostra, il virus ha quasi bloccato l’attività"

di Roberto Damiani

La signora Mercedes T. 73 anni di Fano, al telefono appare molto arrabbiata con l’ospedale Marche nord: "All’inizio di quest’anno, sono andata a farmi visitare dal primario di Oculistica, dottor Pellegrini. Mi aveva detto che era il momento di operarmi di cataratta programmando l’intervento per settembre, cioè per questo mese. Così ho chiamato qualche giorno fa, il 30 agosto, ho chiamato in reparto per sapere quando avrei avuto l’intervento. Mi hanno risposto che le cose non erano come pensavo. Anzi, che il mio intervento sarebbe andato a finire nel 2023, tra due anni. Se volevo farlo prima, dovevo rivolgermi ad altri ospedali come quello di Senigallia, oppure Urbino o Rimini. Mi sono arrabbiata. Non accetto che il primario mi visiti a pagamento, mi dica di andare a settembre, e quando è il momento di programmare, la sua caposala o chi per lui mi risponda che dovrò aspettare due anni oppure andare in altri ospedali. No, non l’accetto. Sono una pensionata fanese, e non voglio andare per ospedali nelle Marche. Qualcuno mi deve dare una spiegazione".

La risposta arriva subito. La fornisce il primario, il dottor Giacomo Pellegrini. Chiamato ieri mattina al telefono, ha detto: "Capisco la signora Mercedes, ma purtroppo non è colpa mia o del reparto di Oculistica di Marche nord. Siamo costretti a rinviare di due e a volte tre anni, gli interventi di cataratta non urgenti come è il caso della signora. Il covid ci ha costretti a dover consegnare all’emergenza buona parte dei nostri spazi, che per il distanziamento obbligatorio sono già esigui. Questo ha comportato l’impossibilità di poter ricevere i pazienti oltre ad un certo numero, andando ad ingolfare pesantamente la lista d’attesa. Se a gennaio 2021 ho detto alla signora che sarebbe stato operata a settembre, oggi questo non è più vero perché quelli in attesa prima della signora sono slittati di mesi se non di anni. E di conseguenza si sono allungati tremendamente i tempi per tutti. Credo – aggiunge il dottor Pellegrini – che la signora possa fare prima con delle strutture convenzionate come la Montefeltro a Sassocorvaro oppure con altri ospedali marchigiani ma da noi la situazione è questa. Prima facevamo fino a 5000 interventi l’anno, oggi forse arriveremo alla metà. Ma non si creda che sia un caso isolato a Oculistica.

La situazione ovunque è così, in ogni reparto. I tempi di attesa si sono dilatati e per tornare al grado di efficienza pre covid ci vorrà molto tempo visto che i nostri appuntamenti sono già arrivati a fine 2023. Non so come sia possibile accelerare a meno di poter contare su altro personale e ulteriori spazi. Per ora non possiamo che chiedere pazienza alle persone con la speranza che le cose possano cambiare più rapidamente di quanto si pensi".