REDAZIONE PESARO

Domenica, la più anziana d’Italia "Il segreto per campare 113 anni? Zero medicine e tanta bontà"

Nata nel 1910, ha la longevità nel dna di famiglia: "Quello che è morto prima, aveva 98 anni". Ama la compagnia e i pasti frugali. "Ma nei giorni di festa – dice la figlia – non resiste ai cannelloni".

Domenica, la più anziana d’Italia "Il segreto per campare 113 anni? Zero medicine e tanta bontà"

Tra Letizia e Domenica c’è un secolo di differenza. Fa effetto soltanto dirlo. Domenica Ercolani è nata nel 1910 e ieri ha compiuto 113 anni. Letizia ha 12 anni ed ha concluso la prima media. La sua bisnonna non è solo una super centenaria, una donna straordinaria che ha visto passare un’intera epoca sotto i suoi occhi ma anche la persona più longeva d’Italia. Attorno a lei, ieri, si respirava una profonda emozione: quella di sua figlia Alessandra che vive con lei e porta splendidamente i suoi 87 anni, quella dei suoi due nipoti Marco e Luca, quest’ultimo papà di Letizia, e persino quella della sua badante moldava, Cristina, che la segue da quattro anni e le si è affezionata tantissimo. Non succedono cose eccezionali nella casa che si affaccia sul verde, a cavallo fra i quartieri di Pantano e Loreto: un bel mazzo di rose rosse nel vaso, un dolce per pranzo e i giornalisti che vogliono sapere come si arriva a varcare i cent’anni senza prendere manco una medicina.

"Mangio tutto, ma è importante non mangiare troppo" dice Domenica. Che fino a qualche anno fa governava ancora l’orto e curava i suoi fiori: "Avevo anche le galline e facevo lo zabaione ai nipoti, ora non ce le ho più però" sorride. Ultima di cinque figli tutti con uno straordinario dna tanto che il meno longevo è morto a 98 anni, Domenica è nata a Urbino e vissuta poi ad Urbania, dove il marito Cristoforo era capo-stazione, fino al 1956. Poi si sono trasferiti a Pesaro, il consorte è mancato nell’85 e lei è stata autonoma sino a 92 anni: "Una sera però sono venuti i ladri e non me la sono più sentita di lasciarla da sola - racconta la figlia - così è venuta a vivere con me e mio marito Raffaele. Che purtroppo è mancato da poco, perciò quest’anno la festa è un po’ più malinconica. Andavamo insieme a messa tutte le sere a Loreto, la mamma vorrebbe andarci ancora ma è complicato fare le scale". Così si accontenta di seguire in tv il canale dedicato a Padre Pio, al quale è molto devota, e recitare il rosario.

Una centenaria dall’animo mite, che però ama la compagnia: "Ho bisogno di stare con i cristiani, non da sola" dice. E poi: "Come sto? Non c’è male, il segreto per stare bene è che bisogna essere buoni". La sua alimentazione è semplice ed essenziale: caffelatte con tre fette biscottate a colazione, passato di verdura e frutta a pranzo, crema di riso la sera. "L’unico strappo di domenica quando mangia un cannellone" sorride la figlia. "Adesso è diventata un po’ più golosa, ama i dolci, quindi a volte nella crema di riso chiede lo zucchero" rivela il nipote Luca, che la guarda con infinito amore. "Ho scoperto questo sito sui super centenari e la prima volta la nonna era 150esima, ma ero sicuro che avrebbe battuto tutti e sarebbe arrivata al primo posto, dove si trova oggi. Non ha patologie particolari e non prende farmaci. Finchè va, la lasciamo andare". Domenica un po’ ascolta, un po’ risponde, un po’ si perde, ma ogni tanto trova la battuta. "Tutti questi anni sono parecchi e sono duri". Ma la vera dura, in questo mondo, è proprio lei.

Elisabetta Ferri