REDAZIONE PESARO

Dolcini, uno scatto di eternità

Corso di avviamento con il fotografo pesarese: come cogliere l’attimo

Luciano Dolcini con il maestro Giuliano Vangi a cui dedicherà un momento al Rotary

Luciano Dolcini con il maestro Giuliano Vangi a cui dedicherà un momento al Rotary

Parte lunedì 28 alle 17 il corso di fotografia tenuto da Luciano Dolcini al Centro Sociale Culturale Maria Rossi in via Toschi Mosca 1 (info di 0721 34304) mentre martedì 12 novembre Dolcini sarà al Charlie hotel per fare un ricordo di Vangi e Fiorucci al Rotary Pesaro del neo presidente Bruno Arcangeli.

Dolcini cos’è la fotografia?

"L’arte che si riproduce all’infinito. Ma questo è il cruccio del fotografo che non può creare un’opera unica e irripetibile. Ciò ha portato me e il pittore Paolo Del Signore ad elaborare la mostra “Pesaro tra realtà e sogno“ che si inaugura sabato 30 novembre alla galleria Rossini in via Rossini"

Cosa racconta in questa mostra?

"La città, la sua gente, la sua identità. Paolo Del Signore ha inserito i personaggi e le visioni oniriche che caratterizzano la sua pittura. Sono nate così opere nuove, uniche, condivise, realizzate a quattro mani e il cui risultato è sorprendente. La mostra è composta da ventidue lavori di grande dimensione; fotografie inedite realizzate da me quest’anno, molte di manifestazioni di Pesaro 2024 Capitale della cultura e rivisitate dall’estro poetico da Paolo Del Signore".

Le sue foto sono presenti anche nei cataloghi di due importanti mostre...

"Sì, la mostra “Novecento“ della collezione di Elio Giuliani e l’antologica dedicata al caro Mario Logli: di fianco a testi critici di Rodolfo Battistini, Claudio Giardini e Grazia Calegari, ho realizzato foto domestiche della collezione Giuliani ambientata tra le pareti di casa del collezionista pesarese. Per il catalogo di Mario Logli è stata la curatrice della mostra, la professoressa Anna Maria Ambrosini Massari a contattarmi, sapendo del rapporto amichevole e di collaborazione con Mario Logli. Il catalogo contiene oltre dieci foto di Logli che lo ritraggono nella sua casa studio di Pesaro durante gli allestimenti delle mostre. Fotografie intense in bianco e nero, alcune stampate a doppia pagina che aprono e chiudono la monografia. Queste due collaborazioni fotografiche sono molto importanti perché le mostre si inaugurano, vivono e si chiudono ma il catalogo rimane e, a volte, come per esempio con cronovideografie, edito nel 1990, di Valerio Morpurgo, Silvia Cuppini e Grazia Calegari, diventano veri totem culturali".

d. e.