ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Disturbi di apprendimento. Tempi quadruplicati rispetto alla Romagna

A Pesaro servono quasi due anni per una diagnosi: a Cattolica si fa in sei mesi. Disparità anche sulle tariffe. Da noi si arriva a 600 euro. Altrove, 350 al massimo.

Disturbi di apprendimento. Tempi quadruplicati rispetto alla Romagna

Disturbi di apprendimento. Tempi quadruplicati rispetto alla Romagna

Tempi di attesa quadruplicati rispetto alla vicina Romagna. Passando da Pesaro a Cattolica, per ottenere una diagnosi di disturbo specifico di apprendimento in età scolare da parte della struttura pubblica, bastano sei mesi: a Pesaro sono necessari due anni. "In Romagna è più semplice – commenta Matteo Stievano, psicologo esperto dell’età evolutiva del Centro Nuovi Orizzonti di Cattolica -. Qualsiasi psicologo iscritto all’albo, opportunamente formato nella materia specifica, può fare una valutazione diagnostica di questo tipo. La famiglia, ottenuta la relazione dallo specialista, la porta all’azienda sanitaria locale per la validazione da parte della Commissione a seguito della quale il documento è pienamente spendibile con la scuola che può procedere al Piano didattico personalizzato per il bambino. Dall’impegnativa del medico di base alla diagnosi finale passano circa sei mesi".

Situazione diversa a Pesaro, dove la normativa regionale, secondo l’allarme lanciato dalle psicologhe dei centri accreditati, è molto più restrittiva. Nelle Marche, infatti, per poter avere una diagnosi riconosciuta dalla scuola, è necessario rivolgersi o alla sanità pubblica, dove i tempi di attesa sfiorano i 2 anni oppure ai centri accreditati (nel Comune di Pesaro sono 4), dove la diagnosi viene fatta in circa un mese. E con le ultime normative regionali i requisiti per l’accreditamento, secondo quanto segnalato dalle psicologhe dei centri, si sono fatte ancora più rigide: "Non credo che con le nostre sole risorse riusciremo a far fronte a quanto ci richiedono – è l’allarme della psicologa Daniela Gallo, - responsabile sanitaria del Centro Domino di Pesaro -, quindi siamo a rischio chiusura. Se ci negheranno l’accreditamento, ovvio che le liste dell’Ast aumenteranno".

Anche sul fronte delle tariffe le famiglie pesaresi si trovano ad affrontare delle spese, qualora decidano di affidarsi alle strutture accreditate per non attendere i tempi lunghi del pubblico, ben più onerose rispetto alla Romagna. "A Pesaro una diagnosi costa dai 250 euro fino a 600 – commenta Daniela Gallo -. Sarebbe fantastico se anche nella nostra Regione venisse adottato un modello analogo a quello dell’Emilia Romagna. Il fatto che la relazione compilata dallo psicologo, senza necessità di accreditamento, sia validata da una commissione pubblica è un elemento di garanzia e questo sistema può portare anche a un’uniformità dei prezzi. Io stessa mi sentirei più tranquilla".

"In Emilia Romagna dalla tariffa minima tabellare di 250 euro per una diagnosi – illustra lo psicologo di Cattolica Matteo Stievani – ci può essere uno scostamento che può arrivare al massimo a 350 euro". Del resto, per una famiglia pesarese, non è possibile “emigrare” in Romagna per una diagnosi spendibile in una scuola di Pesaro. "Il criterio applicato è quello della residenza – spiega Sara Stagni, psicologa del centro Tamerice di Pesaro -. Quindi un pesarese non può rivolgersi, per una diagnosi riconosciuta dalle scuole pesaresi, a uno specialista della Romagna. Un paradosso".