"La disoccupazione cala in tutte le province delle Marche ad eccezione di quella di Pesaro e Urbino in cui si registra un incremento del 5,6% dovuto interamente alla componente femminile". E’ la conclusione a cui arriva la Regione Marche attraverso lo studio 2024 fatto dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro, di cui riportiamo alcuni dati significativi. "Nel 2020 – si legge nello studio – a causa delle misure di contrasto al diffondersi dell’epidemia da Covid19, lo stock di persone in cerca di lavoro è sceso del 16,6%. Tale dinamica, tuttavia, si è abbinata non ad un aumento dell’occupazione, in calo del 3,3%, bensì a un consistente incremento dell’inattività (+4,2% tra gli over 15). Fanno parte di questa categoria i cosiddetti Neet (Not in Education, Employement or Training) e quindi le persone in cerca di un’occupazione; i neo diplomati e i neolaureati; gli Elet (acronimo di Early Leavers from Education and Training); cioè i giovani che hanno interrotto precocemente gli studi e coloro che decidono prendersi una pausa dal lavoro o dallo studio per dedicarsi alla famiglia o per intraprende esperienze diverse; gli inattivi, ossia coloro che non stanno cercando attivamente un impiego. Nelle Marche – continua l’analisi della Regione – nel 2023, i neet tra 15 e 34 anni sono 33.186 e risultano in calo del 19,4% rispetto all’anno precedente. Variazione di simile entità si riscontra per la classe 15 – 29 (-19,1%) mentre per i 15 – 24enni, il fenomeno arretra a ritmo più accentuato (-32,2%). I neet di età compresa tra 25 e 29 anni, invece, diminuiscono appena dell’1,4% rispetto al 2022". A fronte di questi numeri ragguardevoli, la Regione ha messo in atto una massiccia controffensiva finanziando corsi triennali professionalizzanti (Ifp) per cercare di intercettare prima che si disperdano le vocazioni dei tanti, troppi, adolescenti i quali non si trovano a proprio agio in un percorso d’istruzione di cinque anni (le scuole superiori). "Sono 80 i nuovi corsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) approvati per l’anno 2025/2026 – ha osservato l’assessore regionale Stefano Aguzzi durante la conferenza stampa di presentazione dell’offerta formativa regionale a cui i candidati potranno iscriversi da gennaio –. Sul portale “Scuola in Chiaro”, le famiglie potranno iscrivere i propri figli che hanno terminato le scuole medie anche ai percorsi triennali che permettono di entrare direttamente nel mondo del lavoro. Parliamo di percorsi “duali”, che spesso includono esperienze pratiche all’interno delle aziende, ma anche dei percorsi in sussidiarietà con le scuole superiori. In entrambi i casi resta possibile proseguire gli studi, anche a livello universitario".
s. v. r.