REDAZIONE PESARO

Discariche Marche: Aguzzi contro proposta riduzione distanza a 500 metri

Aguzzi si oppone alla riduzione della distanza delle discariche a 500 metri, sostenendo il limite di 1500 metri nel Piano regionale.

L’assessore regionale Stefano Aguzzi (foto d’archivio)

L’assessore regionale Stefano Aguzzi (foto d’archivio)

"Il re è nudo", attacca subito l’assessore regionale Stefano Aguzzi, l’uomo che ha in mano il nodo delle discariche. "Con questo emendamento che punta a portare il limite dalle abitazioni a 500 metri, alla luce del fatto che è stato presentato ricorso al Tar da parte di Aurora, si è davanti a un salva Riceci".

Quindi?

"Noi come Regione il Piano dei rifiuti l’abbiamo già fatto e prevede 1500 metri di distanza, quindi la proposta presentata dall’Ata con in testa il sindaco di Pesaro Biancani e tutti gli altri dietro di portare al limite a 500 metri, con me non passa e non credo passerà nemmeno in consiglio. E aggiungo chi è causa del suo mal pianga se stesso".

Intende?

"Che il problema di questa storia è Marche Multiservizi. Sono anni che diciamo che le discariche vanno in esaurimento se vi si portano i rifiuti anche da fuori regione. E nel caso specifico di Mms ancora si continua. E non è nemmeno vero che la multiservizi rischia perché Aset, che sta all’interno dei paramentri, ha guadagnato 6 milioni contro i 15 di Pesaro. Se guadagna un po’ di meno non muore nessuno e le discariche avranno una vita più lunga".

Vita più lunga di quanto?

"Il tempo necessario per arrivare alla realizzazione di un termovalorizzatore come soluzione al problema perché nessuno vuole più nuove discariche. Quindi nessuno può pensare di gettare le responsabilità sulla Regione che ha già detto no a Riceci. Quel che dicono il sindaco di Pesaro e Paolini non m’interessa".

La procedura amministrativa qual è?

"Il Piano regionale dei rifiuti verrà approvato e poi esposto all’albo pretorio per le osservazioni. Poi i tecnici diranno quali sono le più pertinenti. Ci sarà quindi il parere della giunta e quindi si voteranno in consiglio regionale. Per quello che mi riguarda io sono contrario ai 500 metri e abbiamo stabilito il limite a 1500 per cui Riceci non si può fare".

Con le discariche attualmente in funzione come si fa?

"Non è vero che sono in esaurimento soprattutto se ognuno si tiene la propria immondizia e questo discorso vale per Marche Multiservizi. C’è la possibilità di un ampliamento per cui sia Monteschiantello a Fano che Tavullia a Pesaro hanno ancora anni di vita".

Sulle posizioni di Stefano Aguzzi anche il Centrodestra ed i Civici Uniti: "Sarà un duro scontro – scrivono – quello che andrà in scena all’assemblea dell’Ata dove si voteranno le osservazioni riguardanti il nuovo piano dei rifiuti". E sulla riduzione della distanza a 500 metri aggiungono che "riprende di fatto la possibilità di realizzare la discarica di Riceci, un progetto che sembrava ormai escluso. Questa proposta i cui principali artefici sono il sindaco di Pesaro Andrea Biancani e il presidente dell’Ata Giuseppe Paolini, ha suscitato una netta opposizione tra i sindaci di centrodestra e di area civica, che hanno definito inaccettabile una simile riduzione, soprattutto per quanto riguarda il sito Riceci". Aggiungono: "Non possiamo permettere che venga riaperta la possibilità di una discarica di Riceci. Emerge in modo chiaro ciò che molti cittadini avevano già capito: i maggiori esponenti del Pd non hanno mai abbandonato l’idea di Riceci e il portare le distanze a 500 metri è la dimostrazione lampante".

m.g.