REDAZIONE PESARO

Disastro Vuelle, la prima in casa è un incubo

Alla Vitrifrigo Arena, Pesaro parte male e finisce peggio: i biancorossi trotterellano, Vigevano corre. I lombardi vincono con pieno merito

Simone Zanotti sotto canestro (foto Luca Toni)

Simone Zanotti sotto canestro (foto Luca Toni)

Carpegna Prosciutto

67

Elachem

80

CARPEGNA PROSCIUTTO : Cornis ne, Maretto 7, Parrillo 4, Imbrò 9, De Laurentiis 5, King 10, Bucarelli 2, Lombardi 4, Zanotti 8, Ahmad 18. All. Sacripanti.

ELACHEM VIGEVANO: Leardini 7, Taflaj, Mack 17, Galassi 2, Oduro 12, Strautmanis 2, Stefanini 24, Andretta ne, Tedoldi ne, Rossi 1, Peroni 9, Jerkovic 6. All. Pansa.

Arbitri: Attard, Giunta e Settepanella.

Note – Parziali: 16-26, 40-48, 53-65. Tiri liberi: Pesaro 8/11, Vigevano 9/17. Tiri da 3 punti: Pesaro 3/22, Vigevano 7/29. Rimbalzi: Pesaro 33, Vigevano 43. Spettatori: 3.915.

Che brutta Vuelle. Presentarsi così al pubblico di casa, che ieri sera si è fatto trovare numeroso sugli spalti (quasi 4.000 spettatori) prendendo sul serio quest’A2, non è stata una risposta adeguata da parte della squadra. Ogni partita sarà una fatica in questa categoria: Sacripanti l’aveva detto dopo aver sbancato Lecce, ma forse l’euforia per la vittoria ha offuscato la mente perché quello di ieri è stato un pensiero debole: Pesaro ha trotterellato mentre Vigevano correva e ha difeso mollemente mentre i lombardi aggredivano. Sta tutta qui la differenza. Oltre che l’organizzazione di coach Pansa ha dimostrato di essere valida nella sua semplicità: il play innesca i compagni, il pivot prende i rimbalzi, i tiratori fanno canestro. I biancorossi sono apparsi lenti e confusi, senza un vero leader a cui aggrapparsi: Ahmad si è acceso solo a sprazzi, giocando quasi in surplace.

Gli approcci, comunque, non sono il pezzo forte di questa truppa. Come a Lecce, la Vuelle impatta malissimo la partita, lasciando campo libero alle percussioni di Vigevano che gioca a velocità doppia. Dopo 2’ il tabellone scolpisce un impietoso 9-0, ma stavolta la rimonta è molto più complicata e il divario che aumenta sino al 23-10 fa suonare tutti gli allarmi. Stefanini è un iradiddio ma si sapeva: domenica scorsa ne ha messi 20 al debutto, pareva non saperlo solo chi doveva difendere su di lui; poi quando un giocatore si esalta in un contesto come la Vitrifrigo Arena è più difficile fermarlo. Ahmad, a secco nel 1° quarto, si sveglia dal torpore e infila i primi canestri davanti ai suoi nuovi tifosi. L’ingresso di Parrillo e De Laurentiis, anime umili di questo gruppo, stringe un po’ le maglie della difesa e pian piano si risale sino ad impattare sul 30 pari a metà del 2° quarto. Ma non basta a spegnere il fuoco ormai acceso nei giocatori ospiti, che piazzano un altro break di 8-0 portandoselo in dote sino all’intervallo.

Chi si aspettava una reazione all’uscita dagli spogliatoi rimane interdetto: la situazione peggiora, con due intercetti su improbabili passaggi sotto canestro e quando Mack infila in transizione la tripla del +17 (46-63) arrivano i primi fischi. Una piccola speranza si riaccende ad inizio ultimo quarto con la Vuelle che risale a -7 (63-70 al 35’) ma i successivi due attacchi sono pessimi: palla persa e infrazione di passi. Sul pressing, Oduro schiaccia e chiude i conti. La gente sciama quasi in silenzio: se queste sono le premesse, non sono incoraggianti. Serve un’altra combattività per giocare in questo campionato.

Elisabetta Ferri