Dipendenti fatti seguire dalle aziende: “Licenziati per abuso della legge 104”

La società di investigazione privata Kontrol service di Fano rivela come i datori di lavoro non si fidino di più. “L’80 per cento dei nostri incarichi riguarda il pedinamento in ambiti lavorativi”. Le infedeltà in netto calo

Caccia ai furbetti della Legge 104. La società di investigazione privata Kontrol service rivela come i datori di lavoro non si fidino di più e facciano addirittura seguire i propri dipendenti

Caccia ai furbetti della Legge 104. La società di investigazione privata Kontrol service rivela come i datori di lavoro non si fidino di più e facciano addirittura seguire i propri dipendenti

Pesaro, 26 agosto 2024 – Senza un gps non si va da nessuna parte. Lo sanno quelli che si mettono in viaggio in macchina, in moto, in bici. Ma ne sono al corrente anche le agenzie investigative che utilizzano il gps per seguire i lavoratori infedeli di aziende che usufruiscono della legge 104 per assistere familiari bisognosi. In realtà molti di questi dipendenti sfruttano la normativa per ritagliarsi un giorno di vacanza lasciando il familiare anziano con la badante o da solo. Lo svela un’indagine della società di investigazione Kontrol service di Fano con operatività nella nostra provincia e in quella di Rimini.

Dice il titolare Alessandro Giuliani: “Abbiamo l’80 per cento degli incarichi dedicati al tracciamento dei dipendenti delle aziende che dichiarano di dover rimanere a casa per assistere familiari. Sono titolari dei benefici relativi alla legge 104, ma sono moltissimi quelli che non rispettano la legge. L’ultimo caso è quello di un 50enne che doveva stare a casa ufficialmente ed invece è andato in Carpegna per tutto il giorno con la fidanzata. Ha dichiarato di esser rimasto a casa al mattino presto. E’ stato licenziato in tronco e il giudice ha confermato il licenziamento per giusta causa”.

Aggiunge Giuliani: “Sembra strano ma solo il 20 per cento del nostro lavoro investigativo riguarda i tradimenti coniugali. Utilizziamo anche in questo caso il gps come forma di pedinamento che applichiamo nelle vetture delle persone da controllare. Possiamo farlo perché le auto non sono equiparabili a dimore private e perché siamo investigatori iscritti nel particolare registro professionale a cui è seguita una notifica al garante per la privacy. E’ ovvio che di questo diritto ne va fatto un utilizzo motivato, preciso e nei limiti dell’indispensabile”.

Le conseguenze delle loro investigazioni hanno anche un risvolto inatteso: “Pur di fronte a prove inoppugnabili dell’infedeltà – dice Alessandro Giuliani – il marito o la moglie che ci ha incaricato di seguire il coniuge, in tantissimi casi perdona e non procede con separazioni e rivalse in tribunale. E’ un risvolto che anni fa non si vedeva. Ora è ricorrente e riguarda coniugi o coppie che vanno dai 30 ai 70 anni”.