Il motore dell’aereo si è spento e, a quel punto, sono stati determinanti sangue freddo e grande preparazione. Se l’atterraggio di emergenza dell’ultraleggero in un campo agricolo di Schieppe di Terre Roveresche, di cui abbiamo riferito ieri su queste colonne, non si è trasformato in un grave incidente il merito è del pilota e del suo passeggero. I quali, specie il primo, non hanno perso il controllo della situazione e, seppure ad elica ferma, sono riusciti a far planare il velivolo, modello ‘Allegro 2000’, su un terreno mietuto da poche settimane e con tutte le sue inevitabili asperità. E a dimostrazione delle capacità del pilota, c’è anche la totale integrità dell’aeromobile, che ha riportato lievissimi danni solo al carrello e ad un’ala. Così come, l’assoluta incolumità dei due: un quarantenne e un 65enne, entrambi lombardi. Comproprietari del mezzo, che erano partiti da Monte Marenzo, in provincia di Lecco, ed erano diretti a Val Vibrata, in Abruzzo.
Ma quando si sono trovati oltre la metà del viaggio, sopra le Marche del nord, un’improvvisa avaria al motore, ancora da verificare nelle cause (forse un guasto meccanico, oppure benzina ‘sporca’, o altro ancora) ha bloccato l’elica e, a quel punto, è emersa tutta la bravura del pilota, che non ha perso la lucidità ed è riuscito a far adagiare il velivolo sul campo agricolo.
Dopodiché i due, erano circa le 18, hanno commesso l’unico errore di un pomeriggio ad alta tensione, ma forse c’è da comprenderli. Si sono dimenticati di avvertire l’Aero Club d’Italia, che è l’ente che gestisce i voli da diporto sportivi, come quello dell’Allegro 2000 decollato da Monte Marenzo. Con la conseguenza che i carabinieri, avvertiti della presenza di questo aereo in un campo, hanno dovuto effettuare verifiche mirate prima di risalire ai proprietari e scongiurare che dietro al rinvenimento del velivolo, senza indicazioni sul pilota, ci fossero situazioni ‘strane’.
Ieri, però, tutto si è chiarito, e ora i contitolari del mezzo (lungo circa 6 metri e con un’apertura alare di una decina), dopo l’atterraggio da brivido, si sono già attivati per recuperare il loro ultraleggero dal terreno agricolo, pronti per una nuova avventura nei cieli d’Italia, il Paese più bello del mondo. E vederlo da lassù, da chi è capace di passare in mezzo alle nuvole, è ancora più affascinante.
Sandro Franceschetti