"Dieci milioni per interrare il canale Albani"

La stima del presidente Aset, Mattioli: "E senza ripercussioni sulle bollette". Gli scolmatori? "Li prolunghiamo fino al porto canale"

"Dieci milioni per interrare il canale Albani"

Il canale Albani: potrebbe diventare un corridoio ecologico, con pista ciclo-pedonale. Con un laghetto artificiale, tra la Liscia e il ponte di viale Kennedy

"E’ di circa 10 milioni di euro il costo stimato per l’interramento del canale Albani (da Sant’Orso al ponte della Liscia ndr), compresa la realizzazione degli scarichi per un tratto di circa 3 chilometri". Il presidente di Aset Giacomo Mattioli sposa la proposta di creare un corridoio ecologico, con pista ciclo-pedonale, lanciata dal sindaco Luca Serfilippi nell’incontro di lunedì con Enel Green Power, la società che ha in gestione il corso d’acqua fino al 2029.

"L’investimento – assicura Mattioli – sarebbe ricoperto con gli utili dell’azienda e non avrebbe alcuna ripercussione sulle bollette dei cittadini, le cui tariffe sono definite a livello nazionale da Arera". Presupposto per l’investimento di Aset è che il canale non sia più utilizzato per la produzione di energia elettrica, in caso contrario l’azienda pubblica non potrebbe intervenire e il Comune dovrebbe trovare altre risorse per realizzare un percorso ciclo-pedonale sopra il corso d’acqua. Invece nell’ipotesi di dismissione della centrale elettrica, Aset sarebbe pronta a fare la sua parte: "Potremmo predisporre uno studio di fattibilità da inserire nel Piano degli investimenti del servizio idrico integrato 2026-2028 che dovrà essere approvato da Aato. Tra l’altro la soluzione di interrare il canale Albani contribuirebbe a risolvere il problema dell’insabbiamento del porto-canale dove non arriverebbero più i fanghi e gli scarichi portati dal corso d’acqua". Secondo Mattioli al progetto potrebbe collaborare la stessa Enel Green Power anche in caso di cessazione della centrale: "Enel cerca sempre di contribuire alla riqualificazione delle aree eventualmente dismesse".

La totale trasformazione del canale Albani in corridoio ecologico per Aset offrirebbe la possibilità "di sfruttare il sottosuolo per realizzare nuove reti di sotto servizi, ottimizzando la gestione delle acque chiare e scure, e fornendo una soluzione sostenibile per le acque reflue e meteoriche". Sulle perplessità sollevate da alcuni, tra cui il consigliere d’opposizione Samuele Mascarin, legate agli scolmatori di acqua piovana di 7-8 quartieri cittadini che scaricano nel canale, il presidente di Aset chiarisce: "Nel tratto compreso tra la centrale idroelettrica della Liscia e la rotatoria di via Soncino confluiscono gli scarichi meteorici di un’ampia zona della città (tra cui quelli di Sant’Orso, della zona monte di via IV Novembre e dei Passeggi) così come alcuni scolmatori di acque miste. La chiusura parziale del canale in tale tratto e la sua conseguente riconversione sono condizionate dal prolungamento degli scarichi fino al porto canale, attraverso la realizzazione di due grossi collettori da posarsi nell’attuale alveo del canale. Tutto il tratto a monte, invece, rimarrebbe tale e quale, perché nel canale Albani confluiscono anche il fosso di Carrara, il fosso degli Uscenti e altri fossi minori". Per garantire agli anatidi le migliori condizioni possibili sarebbe prevista la realizzazione di un laghetto artificiale, tra la Liscia e il ponte di viale Kennedy.

Anna Marchetti