REDAZIONE PESARO

Di Paola e Orellana a segno. Pianese piegata al Benelli

Gli avversari, freschi di salvezza, non riescono nell’impresa. I biancorossi meritano di più. Una prima frazione di studio poi uno scoppiettante secondo tempo tra occasioni e gol.

Gli avversari, freschi di salvezza, non riescono nell’impresa. I biancorossi meritano di più. Una prima frazione di studio poi uno scoppiettante secondo tempo tra occasioni e gol.

Gli avversari, freschi di salvezza, non riescono nell’impresa. I biancorossi meritano di più. Una prima frazione di studio poi uno scoppiettante secondo tempo tra occasioni e gol.

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VIS (4-2-3-1): Pozzi; Ceccacci, Tonucci (1’ st Di Renzo), Bove (19’ st Palomba), Zoia; Obi (9’ st Lari), Pucciarelli (36’st Orellana); Tavernaro (1’ st Paganini), Di Paola, Raychev; Nicastro. All. Renzoni (Stellone squalificato). A disp. Mariani, Semprini, Neri, Rabbini, Schiavon, Rizzo.

PIANESE (3-4-2-1): Boer; Ercolani, Pacciardi, Masetti; Da Pozzo, Simeoni, Proietto, Nicoli; Bacchin (33’ st Falleni), Mastropietro (10’ st Frey, 33’ st Indragoli); Mignani. (23’ st Chesti) All. Formisano. A disp. Filippis, Reali, Xhani, Nardi, Colombo, Spinosa, Pallante.

Arbitro: Terribile di Bassano del Grappa.

Rete: 45’ st Di Paola, 49’ st Orellana.

Note – Pioggerella nel finale; spettatori 1.320 (ospiti 30), incasso 8.809 euro; espulso 17’ st Nicoli (fallo ultimo uomo); ammoniti Mignani, Da Pozzo, Tonucci, Tavernaro; angoli 9-1; recupero 1’ + 6’.

Tutto il dolce nel finale. Delizia per il palato, dopo non pochi bocconi amari. La Vis torna a vincere dopo un mese e mezzo stroncando al 90’ a resistenza della Pianese ridotta in dieci. Di Paola sgancia la bomba e il Benelli canta sotto la pioggia. Poi Orellana ci mette la ciliegina e finisce in gloria. Riscattata la sconfitta dell’andata. Giusto così, perché il secondo tempo si è giocato a una porta, perché alla fine il conto dei tiri dice 16 a 2 e gli angoli fanno 9 a 1; e perché la Vis scontava 6 assenze pesanti, fra convocati in nazionale, infortuni e squalifiche. C’è voluta la gran giocata, quando si temeva un’altra incompiuta. C’è stata la pazienza di prepararla e trovarla, senza scivolare nella frenesia. Ora il morale risale alle stelle, alla vigilia dei derby più sentiti.

Stellone (in tribuna squalificato, il vice Gennari ammalato, in panchina il collaboratore Renzoni), passa alla difesa a 4, così da proporre due centrali sul temuto Mignani. Dove non arriva Tonucci, soccorre Bove. E il bomber sbatte sul duro, sin dalla prima giocata. Morbido il debutto in porta di Pozzi, zero tiri nello specchio. In avanti debutta dal 1’ Raychev, schermato dall’ex Da Pozzo. Obi è in giornata, eppure la Vis fatica a trovare pertugi fra le linee strette dei toscani. Squadra in pressione costante, svelta e arcigna, la cui classifica non mente. Nel primo tempo solo una volèe di Pucciarelli (Boer c’è) e un pericolo portato da Simeoni (alto).

Nella ripresa si torna all’antico (3-4-1-2) e la Vis pare più incisiva, grazie anche all’impatto di Lari. Stellone cava gli ammoniti, Di Paola sfiora il palo, poi arriva la giocata più bella: Pucciarelli-Nicastro-Lari-Zoia tutta di fino e in verticale, con Nicoli costretto al fallo da ultimo uomo. Ospiti in dieci, mentre la punizione di Di Pa trova la deviazione provvidenziale della barriera. Da qui in avanti è tiro al bersaglio: Nicastro, Orellana, Ceccacci. Boer risponde alla grande, ma nulla può quando il capitano scaglia l’arma letale dai 30 metri, quarto centro personale. A seguire Orellana in fuga e mancino nell’angolino. Tanto per dire che anche i cambi hanno portato gran profitto.

La vittoria (15^ stagionale) serve a consolidare il quinto posto, mettere pressione a chi sta davanti e tenere a freno chi incalza. Soprattutto è il miglior viatico per le prossime grandi sfide: prima l’Ascoli al Del Duca, poi il Rimini al Benelli. Stellone riavrà quasi tutti gli assenti e potrà mettere in campo una Vis ancor più competitiva. Ma, come si è visto, la squadra c’è sempre, anche quando è decimata.