REDAZIONE PESARO

Degrado vicino al fiume. Ecco la "terra di nessuno"

Il parco XXV Aprile in totale abbandono: reti divelte, rifiuti, container sventrati. Sullo sfondo la colata di cemento del ponte, una opera ancora da ultimare.

Il parco XXV Aprile in totale abbandono: reti divelte, rifiuti, container sventrati. Sullo sfondo la colata di cemento del ponte, una opera ancora da ultimare.

Il parco XXV Aprile in totale abbandono: reti divelte, rifiuti, container sventrati. Sullo sfondo la colata di cemento del ponte, una opera ancora da ultimare.

Di fianco alla pista di skate di via dell’Acquedotto (la via che taglia la caserma Del Monte da via della Liberazione), dove i ragazzini scorazzano con le loro bici,e a pochi metri di distanza dal bocciodromo della "Concordia", c’è un angolo della città in completo degrado: è quello del parco XXV Aprile. Il contesto è di totale abbandono: reti divelte e abbattute, un container che si regge nella parte anteriore su un paletto centrale, e i cui vetri sono sfondati e dove la notte e non solo salgono viandanti e nomadi. Di fianco c’è un rimorchio con altro materiale abbandonato tra lamiere e rifiuti edili. Nel parco, tra la vegetazione, si nascondono giovani di colore con le loro biciclette, mentre poco più in là, vicino all’ingresso, c’è un grande materasso in decomposizione che viene probabilmente usato per passare la notte, sotto un albero. E ancora rifiuti sparsi un po’ ovunque. Sullo sfondo appare il ponte, una colata di cemento da ultimare che dovrebbe collegare le due zone di Pesaro divise dal fiume Foglia. Divelte in diversi punti anche le recinzioni arancioni che segnalano il cantiere di lavoro per ora fermo. Una sorta di terra di nessuno, dove si segnala la presenza di nomadi che si spingono fino alle sponde del fiume e le cui baracche già in passato erano state smontate.

Davide Eusebi