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De Leo senza freni: "Piaccio pure ai comunisti. Aguzzi? Io vado avanti"

Idee e programmi del candidato che sfida tutti: "Subito la pista in asfalto per l’aeroporto. E un incontro con i proprietari dell’area ex Zuccherificio".

De Leo senza freni: "Piaccio pure ai comunisti. Aguzzi? Io vado avanti"

"Io ci sono", ha detto Stefano Aguzzi per fare il candidato sindaco per il centrodestra. "Bene – risponde Giuseppe De Leo –, lui può fare quello che vuole, ma io mi candido e non faccio un passo indietro".

Nessuna trattativa dietro le quinte?

"Mi sono arrivati dei segnali, ma la questione non cambia di un millimetro. Io vado avanti".

E con i partiti della coalizione come la mette?

"Abbiamo avuto delle interlocuzioni e sono stato anche chiaro. Io in giunta metterò solo gente competente perché guidare una città di 60mila abitanti non è come andare alla bocciofila.

Con me non esisteranno assessori part time perché devono fare questo lavoro a tempo pieno. Devono girare la città, parlare con la gente e risolvere i problemi. Se non è così gli assessori li scelgo io perché alla fine poi la faccia ce la mette il sindaco".

Che differenza c’è tra lei e un politico?

"Che io non devo fare carriera, non devo svolgere un ruolo per poi andare in regione o in parlamento. Io voglio fare il sindaco per rilanciare questa città, per portare investimenti. Io Fano la voglio ribaltare per crescere".

Dica una cosa che non va...

"Secondo lei qualcuno butta milioni in una città che per avere un permesso dall’urbanistica ci vuole un anno? Queste cose con me cambieranno".

Sì, ma ci sono i dirigenti comunali dietro le quinte....

"Allora... a me ‘questo si può fare e quest’altro no‘ non possono venire a dirmelo perché io leggi e regolamenti li conosco molto bene. Ho fatto quel lavoro per una decina di anni".

De Leo come Fabbri l’ex sindaco di Rimini che ha ribaltato la città? Ambizioso...

"Certamente. Bisogna risolvere un po’ di problemi come per esempio fare subito la pista d’asfalto all’aeroporto. Stiamo parlando di un chilometro e 300 metri. Una infrastruttura che serve a tutti tenendo conto che la nautica si sta sviluppando in maniera molto forte".

Poi?

"Incontrare i titolari dell’area dell’ex zuccherificio e capire quali sono le loro esigenze e vedere di risolvere il problema. Anche perché nessuno investe milioni per rimetterci".

Lista civica contro la politica tradizionale, la sua. Qual è la differenza?

"Che i politici per dire una cosa che si spiega in 30 secondi, parlano per ore. E la gente di queste cose s’è stufata, la gente vuole che si risolvano i problemi, concretezza e non chiacchiere. Ed io farò il sindaco 24 ore su 24. Non devo fare carriera lo faccio e ci credo perché amo questa città".

Sì, ma i sondaggi dicono...

"Se lei dà 15mila euro per fare un sondaggio, magari arriva anche a 20mila, secondo lei che risultato potrà uscire,, che domande vengono fatte? Sono farlocchi. Poi un conto è la notorietà ed un conto essere votati".

Controprova?

"Con 4 telefonate ho portato in un cinema 230 persone. Senza fare un manifesto. Vorrei vedere i partiti... arrivano a 20 persone...".

I potentati della città che dicono?

"Che mi stanno spingendo tutti verso questa candidatura".

Lei dà l’impressione estetica di essere un po’ fighetto, il manager della situazione. In periferia come la mettiamo?

"Che tutte le persone che ho incontrato e sto incontrando anche dei vari comitati, cambiano idea. Poi le periferie vanno curate e governate come la città. Mi stanno conoscendo e mi conosceranno ancora meglio nei prossimi mesi".

Secondo lei una lista civica come la sua pesca anche a sinistra?

"Se vuole le posso dire una cosa, che è questa: mi hanno fermato due di Rifondazione per dire che mi vedrebbero bene come sindaco. Io ho detto che la mia è una lista di centrodestra e loro mi hanno risposto che non conta perché loro voteranno Rifondazione a livello nazionale. Nel locale premiano la persona".

Comunque lei nega che Aguzzi le abbia offerto uno strapuntino nel caso il centrodestra vinca le elezioni?

"Non ci sono margini, io vado avanti. E contrariamente ad Aguzzi, che aveva chiesto i voti per un mandato in Regione, io non devo andare da nessuna parte. E a me questa storia delle porte girevoli, avanti, indietro, non mi piace. Ha chiesto i voti per andare in Regione? Bene finisca lì suo mandato. Io sono per la competenza e la velocità, il dado è tratto".

E con l’uomo dietro le quinte,e cioè Carloni, come va?

"Buoni rapporti così come in verità i rapporti sono buoni anche con Aguzzi. Con Fratelli d’Italia? Saranno quelli che prenderanno più voti di tutti, l’importante è che propongano gente competente".

E del caos nel centrosinistra che dice?

"Aiuta".

m.g.