C’è una storia di buona politica dietro all’immagine della bambina che saluta il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Meeting di Rimini, una storia che nasce nella nostra provincia. Il suo nome è Blessing, ha 3 anni: "è una bambina – ha spiegato Tajani - che ho fatto venire in Italia e che i genitori stanno cercando di adottare. Io l’ho aiutata. Arriva dallo Zambia. La famiglia è venuta a ringraziarmi con il sindaco di Forza Italia di un comune in provincia di Pesaro e Urbino, Monte Grimano Terme. Lui mi ha sottoposto questo problema, il Ministero ha risolto, i genitori adesso stanno completando l’adozione e sono venuti a ringraziarmi".
Fulcro della vicenda è Elia Rossi, sindaco di Monte Grimano Terme, che racconta come degli incastri del destino ma anche un’azione politica mirata abbiano portato una bambina dello Zambia a poter essere curata – e prossimamente adottata- da una famiglia urbinate. "Tutto è nato nell’estate dello scorso anno. Avevo avuto in visita il prefetto Emanuela Saverio Greco e mentre parlavamo era uscito il discorso della mia vicinanza e collaborazione con Tajani. Il caso volle che il giorno dopo dal prefetto si presentasse una famiglia urbinate che aveva problemi urgenti con l’adozione di una bambina, la quale, per di più, non era in buone condizioni di salute. Il prefetto, ricordandosi del discorso del giorno prima, mi chiese di metterli in contatto con il Ministero degli Esteri per provare a sbloccare la situazione. Dovevamo muoverci velocemente e nel giro di un paio di giorni incontrai la famiglia".
Questa la storia: marito e moglie sono missionari laici che durante un opera di missione in Zambia incontrano un orfanotrofio una bambina piccola che dorme per terra. Ha poco più di un anno e ha la malaria, quindi decidono di portarla nella loro missione e curarla. Tra i tre nasce un rapporto speciale la coppia decide decide di provare ad adottarla, avviando le pratiche ma lo scadere dei visti li costringe a rientrare. La bambina invece torna nell’orfanotrofio dove riprende la malaria, questa volta in forma più grave. La famiglia appena possibile torna, la ritrova e la cura di nuovo ma la malattia ha lasciato delle complicazioni. Scadono nuovamente i visti e la famiglia è costretta a tornare in Italia dove inizia da subito a interessare le autorità per completare l’adozione, visto che lo Zambia ha già dato il benestare. L’Italia invece ha sancito l’ok per l’adozione ma non di quella specifica bambina, bensì di un altro soggetto ancora da individuare.
"Approfittando del fatto che il ministro Tajani nel 2023, proprio di questi tempi, fosse al Meeting di Rimini per un panel sui rapporti con l’Africa - continua Rossi - con l’aiuto della sua solerte segreteria riuscii a organizzare un incontro in cui la famiglia fece capire l’urgenza della cosa. In un minuto, il ministro incaricò la sua segreteria di muoversi. Ho tenuto io i rapporti con la Farnesina e posso solo ringraziarli per efficienza, preparazione, competenza e sensibilità. Appena avuto l’ok del Ministro dopo sole tre ore era già stata attivata l’ambasciata italiana in Zambia e dopo soli due mesi la bambina è potuta venire in Italia, sottoposta alle cura dell’ospedale di Urbino, entrando con un visto sanitario speciale, anche grazie a Prefettura e Questura. Ora la procedura di adozione italiana è ancora in corso. In questi giorni, essendo il ministro di nuovo a Rimini, abbiamo voluto fargli conoscere la bambina e ringraziarlo, a testimonianza che la politica che funziona è quella che va dal basso verso l’alto, tenendo i collegamenti col territorio e facendo scelte funzionali ai cittadini".
Andrea Angelini