Dalla memoria dei cellulari alla Galleria Rossini. Una mostra sui ’segreti’ digitali dei ragazzi

I contenuti degli smartphone sono diventati la base per 17 opere prodotte da studenti del ’Mengaroni’ e da giovani migranti accolti dalla Labirinto

Dalla memoria dei cellulari alla Galleria Rossini. Una mostra sui ’segreti’ digitali dei ragazzi

La presentazione della mostra in Municipio a Pesaro

Sarà inaugurata domani, alle 18, alla Galleria Rossini, la mostra ’11.39 Ri-Creazione’, nata dal progetto artistico ’Valigie digitali’, che ha coinvolto un gruppo di 18 ragazzi composto da studenti del Liceo Mengaroni e giovani migranti non accompagnati, accolti nel Sistema accoglienza inclusione gestito dalla cooperativa Labirinto. Partendo dai materiali presenti nelle sim card dei loro telefoni, i ragazzi sono stati chiamati a confrontarsi sviluppando nuove narrazioni di quei contenuti, utilizzando fotografia, video, scrittura e suono. Un modo per mettere in discussione i preconcetti. "Valigie digitali è uno dei progetti a cui teniamo di più tra le iniziative di Pesaro 2024 – dice il vicesindaco Daniele Vimini – perché mette insieme diverse esperienze provenienti da tutto il mondo e che da personali diventano collettive. La mostra è solo una possibilità di far vedere quello che è emerso, perché questo è un progetto vivo e potrebbe avere nuovi filoni di narrazione".

A entrare nel dettaglio del laboratorio è Tommaso Sbriccoli, di VersoLab, che ha ideato il progetto: "Dall’incontro di giovani pesaresi e giovani migranti e andando a lavorare sul materiale che avevano custodito nel proprio cellulare sono emersi racconti potenti, molto maturi, e storie profonde. Si dice che i contenuti digitali durino come un battito d’ala di farfalla, qui invece abbiamo voluto dimostrare che possono essere utili per sviluppare racconti per dare una lettura del mondo contemporaneo". D’accordo anche Christian Gretter della Labirinto che ha ricordato come "grazie a questo progetto si è data la possibilità ai ragazzi di esprimersi".

Dal laboratorio alla mostra "11.39 Ri-Creazione", titolo che prende spunto da un episodio curioso accaduto durante i laboratori al Liceo Mengaroni, quando la campanella della ricreazione suonava alle 11.39. A parlare della mostra è la curatrice Gabriella Carpentiero: "Raccoglie 16 opere individuali e una collettiva nate dal laboratorio con i ragazzi ai quali abbiamo fornito gli strumenti per ’rovistare’ nei loro contenuti e per poterli rielaborare, sia in forma analogica che digitale". Soddisfatta anche l’assessora alle Politiche educative, Camilla Murgia: "La mostra raccoglie spaccati di vita e dà modo di esprimersi alle giovani generazioni". A confermarlo anche Anna Grasso, studentessa del Mengaroni partecipante al progetto: "È stata una bella esperienza, un’occasione di aprirci agli altri partendo dal materiale che custodiamo nei nostri telefoni". La mostra sarà visitabile fino al 13 ottobre, di martedì, mercoledì, giovedì dalle 16 alle 19 e di venerdì, sabato, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito.

Alice Muri