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"Dal ministero fondi all’università per curare il benessere piscologico"

Urbino diventa capofila di un progetto che coinvolge anche altri atenei. Foschi: "Grazie al ministro Bernini"

Il ministro Anna Maria Bernini con l’assessore comunale Elisabetta Foschi, segretario provinciale di Forza Italia

Il ministro Anna Maria Bernini con l’assessore comunale Elisabetta Foschi, segretario provinciale di Forza Italia

Del milione e mezzo di euro stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca per promuovere progetti relativi al benessere psicologico degli studenti, 322mila hanno preso la strada di Urbino. L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo è infatti capofila nel partenariato di atenei destinatari delle risorse. "Il contributo – spiega il Ministero – è destinato a promuovere iniziative a favore dell’inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all’attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza, mirando a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un’adeguata risposta a condizioni di fragilità emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo".

Il fenomeno è passato sotto la lente del Ministero che con questi fondi vuole arginare il fenomeno: "Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, non possiamo e non dobbiamo ignorarlo – afferma Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca –. Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete".

Anche Elisabetta Foschi, segretario provinciale di Forza Italia, esprime la sua soddisfazione per il riconoscimento ricevuto dall’ateneo ducale: "Un plauso al Ministro Bernini per aver voluto destinare risorse importanti e aggiuntive rispetto a quelle del Fondo di Finanziamento Ordinario, risorse specifiche destinate a promuovere iniziative a favore dell’inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all’attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza e alla attivazione di altri strumenti per contrastare le dipendenze o il disagio psicologico. Come assessore alle politiche sociali e giovanili ci tengo a sottolineare l’importanza di Urbino come ente capofila di un progetto che presta attenzione alle condizioni in cui si trova a vivere uno studente. Un progetto dalla forte valenza sociale che parte dall’attenzione ad eventuali disagi per poi offrire risposte efficaci. Poter realizzare servizi volti a migliorare la condizione di benessere dello studente in Urbino qualificherà ulteriormente il nostro Ateneo".

Andrea Angelini